Al Palazzo dei Musei, a Reggio Emilia, in occasione della terza giornata inaugurale (domenica 28 aprile) della mostra Contaminazioni di Giovane Fotografia Italiana #11, che raccoglie, a cura di Ilaria Campioli e Daniele De Luigi, i progetti fotografici di Claudia Amatruda (Foggia, 1995), Benedetta Casagrande (Milano, 1993), Noemi Comi (Catanzaro, 1996), Massimiliano Corteselli (Tivoli, 1994), Camilla Marrese (Bologna, 1998), Cinzia Romanin (Bruxelles, 1995), Alessandro Truffa (Cuorgnè, Torino, 1996), tanti giovani e appassionati si sono riuniti per assistere alla consegna del prestigioso premio dedicato a Luigi Ghirri.
Alla cerimonia di premiazione erano presenti Valentina Galloni, direttrice dei Servizi Culturali del Comune di Reggio Emilia, e i sostenitori e sponsor di questa edizione di Giovane Fotografia Italiana: Fausto Papa, amministratore delegato di Reire srl che ha accompagnato il progetto fin dalla sua nascita e Martina Miselli per il Gruppo Giovani Imprenditori Unindustria Reggio Emilia.
Premio Giovane Fotografia Italiana | Il Premio Luigi Ghirri, del valore di 4.000 euro, che comprende anche la prestigiosa opportunità di presentare una mostra personale negli spazi di Triennale Milano nel corso del 2025, è stato assegnato da una giuria composta da Giovanna Calvenzi per Triennale Milano, Alessandro Dandini de Sylva, Paola De Pietri, Adele Ghirri per l’archivio eredi Luigi Ghirri, Luce Lebart, membro della direzione artistica di Fotografia Europea, alla fotografa milanese Benedetta Casagrande, con il progetto “All Things Laid Dormant” con la seguente motivazione: “per l’uso consapevole del materiale fotografico linguaggio, per la scelta di dirigere il nostro sguardo verso microcosmi ai quali siamo interconnessi in modo invisibile e spesso inconsapevole. Per aver affrontato l’ambiguità dell’immagine fotografica in modo coerente e poetico.”
PREMI PER LA GIOVANE FOTOGRAFIA ITALIANA
Nel suo lavoro Benedetta Casagrande si interroga sulle modalità con cui entriamo in relazione con gli altri animali, sullo spazio che occupano nel nostro immaginario personale e collettivo e sulla possibilità di costruire nuove forme di parentela e intimità in un contesto di estinzione di massa. Articolato attraverso una serie di incontri con il mondo non umano, mediati dall’ambiguità implicita della fotografia come mezzo che facilita e ostacola allo stesso tempo il contatto, “All Things Laid Dormant” è allo stesso tempo un’ode e un lamento, un atto d’amore e un espressione di cordoglio che incarna la sofferenza del lutto e il desiderio di ritrovare un posto e un senso di appartenenza nel fragile contesto del nostro tempo.
Benedetta Casagrande è una fotografa, scrittrice e curatrice che vive a Milano. La sua pratica artistica, curatoriale e di scrittura si sviluppa attraverso una ricerca lenta (tradotto letteralmente in ricerca lenta, termine coniato da Carolyn F. Strauss); lentezza come principio di ascolto, decelerazione e riposizionamento rispetto al mondo, intesa come metodo per collocare l’esperienza umana all’interno di reti più ampie di relazioni, spazi e temporalità. Basandosi fondamentalmente sull’incontro con il mondo, la fotografia è il suo mezzo preferito per entrare in relazione con l’ambiente circostante e i suoi elementi animali, vegetali e oggettuali, attraverso i movimenti di prossimità e distanza, presenza e assenza, il contatto e la sua perdita. Il suo lavoro è stato esposto in mostre nazionali e internazionali, tra cui Photo Bruxelles Festival, 2024; ADI Design Museum, Milano, 2023;副本 INSTANCE, Shanghai, 2021 e Photo Ireland Festival, 2019. Dal 2016 è co-fondatrice e co-direttrice di Ardesia Projects.
La giuria internazionale ha inoltre assegnato menzioni speciali, residenze e borse di studio ai giovani artisti partecipanti alla mostra. Francesco Di Lella, direttore dell’IIC Stoccolma, ha assegnato la menzione speciale “Nuove traiettorie. GFI in Stockholm”, che offre la possibilità ad uno dei finalisti di svolgere una residenza d’artista nella capitale svedese e realizzare una mostra curata dall’Istituto stesso, a Claudia Amatruda e al suo progetto “Good Use Of My Bad Health” in che mette al centro il suo corpo e le sue trasformazioni per sfidare le categorie tradizionali e binarie come uomo/donna, naturale/artificiale portando avanti una serie di sperimentazioni attraverso lo strumento visivo.
Julia Bunnemann, curatrice di Photoworks, Brighton ha attribuito le residenze artistiche immersive ed ecologiche di una settimana nel cuore della Dalby Forest a Camilla Marrese che ha presentato il progetto intitolato “Field Notes For Climate Observers” e ad Alessandro Truffa con “Nioko Bokk”.
Krzysztof Candrowicz, direttore artistico di Fotofestiwal Łódź ha assegnato tre borse di studio a Noemi Comi con “Proxidium”, Massimiliano Corteselli con “Contrapasso” e Cinzia Romanin con “Transcendence” grazie alle quali potranno partecipare al programma di lettura portfolio Photo-Match all’interno di Fotofestiwal Łódź in Polonia.
La mostra Contaminazioni è visitabile al Palazzo dei Musei dal 30 aprile al 9 giugno: nei seguenti orari: venerdì, sabato, domenica e festivi dalle 10 alle 20 con ingresso gratuito.
È possibile partecipare anche alla visita guidata gratuita in programma sabato 4, 11, 18, 25 maggio e 8 giugno alle ore 11.30.
Giovane Fotografia Italiana #11 | Il Premio Luigi Ghirri 2024 è promosso dal Comune di Reggio Emilia – Servizi Culturali in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura di Stoccolma e Triennale Milano. L’iniziativa è realizzata in collaborazione con GAI – Associazione per il Circuito Giovani Artisti Italiani, Fotografia Europea; Fotodok, Utrecht; Fotofestiwal Łódz in Polonia; Photoworks, Brighton e vede il contributo di Reire srl che sostiene Giovane Fotografia Italiana fin dalle prime edizioni. Sponsor del Gruppo Giovani Imprenditori di Unindustria Reggio Emilia. Il progetto GFI#11 | Il Premio Luigi Ghirri 2024 è reso possibile grazie ai Fondi Europei della Regione Emilia-Romagna.
