Le denunce di Capecchi. Parola al presidente della FCI Umbria – .

L’intervista rilasciata qualche settimana fa da Eros Capecchi ha suscitato scalpore nel panorama ciclistico umbro e non solo. L’ex professionista, rappresentante del settore tecnico giovanile del comitato regionale, ha spiegato senza mezzi termini come I tagli al budget da parte della federazione hanno influenzato notevolmente il suo lavoro. Il presidente del Comitato Massimo Studenti non ha voluto far sedimentare troppo i riferimenti del tecnico e ci ha chiesto di dire la sua. Un’occasione per parlare di come una struttura periferica, in una regione con una tradizione poco legata al ciclismo su strada (l’Umbria è, anche per costituzione geografica, terreno ideale per la mountain bike) riesce a funzionare oggi.

Capecchi ha espresso osservazioni importanti sulle difficoltà nello svolgimento del suo ruolo
Capecchi ha espresso osservazioni importanti sulle difficoltà nello svolgimento del suo ruolo

«I nostri risultati sono sotto gli occhi di tutti – esordisce Alunni – soprattutto se li confrontiamo con la dimensione del nostro movimento. I due titoli italiani nel ciclocross sono la punta dell’iceberg di una serie di ottimi risultati e ci tengo a sottolineare i piazzamenti ottenuti in pista, considerando che non disponiamo di un impianto nostro. Abbiamo ricevuto tanti complimenti anche da altri enti regionali e questo trend è il frutto del lavoro delle aziende e dei loro tecnici, non possiamo che dare opportunità di sviluppo a tutti i settori che rientrano nelle nostre possibilità”.

Quanta influenza ha avuto il contributo di Eros Capecchi sull’evoluzione del settore giovanile in questo breve quadriennio, considerando che il Covid ci ha portato via un anno di attività?

Tanto, perché ha cambiato le aspettative dei ragazzi, che sono rimasti sicuramente colpiti dal prestigio e dalla saggezza di un ex professionista che ha da poco chiuso la sua attività. È stato un valore aggiunto, così come lo è stata Monia Bacaille alla guida del settore pista. I risultati sono l’espressione del loro lavoro, è un vantaggio avere modelli simili da seguire. Non è un caso che disponiamo di una leva 2004-2005 così valida e soprattutto numerosa considerando la piccolezza del movimento. Anche noi abbiamo avuto un calo, ma se la Lombardia ce l’ha con il suo bacino è una cosa, per noi anche una piccola percentuale conta.

Massimo Alunni, presidente del Comitato Regionale dal 2021
Massimo Alunni, presidente del Comitato Regionale dal 2021
Il problema però, come sottolinea Capecchi, è il budget…

Lo sappiamo bene, la mia politica è quella di investire quasi tutto quello che abbiamo nella crescita dei bambini, ma se i soldi scarseggiano c’è poco da fare. Abbiamo perso parte del contributo ARPA che è passato da 22mila euro a 7mila. Considerando questi e i contributi federali, abbiamo poco margine di manovra e per questo mi sono messo personalmente al lavoro per reperire nuove risorse. D’altra parte le spese non mancano, ad esempio lavoriamo per la pista di Forano che condividiamo con la Lazio, ma non paghiamo solo l’affitto. Diamo anche un rimborso chilometrico alle aziende che fanno affari lì e pensate quanto costa spostarsi andata e ritorno da Città di Castello a Forano…

Il movimento umbro ha ottenuto tanti risultati positivi a livello giovanile
Il movimento umbro ha ottenuto tanti risultati positivi a livello giovanile
Capecchi nella sua intervista lamenta come siano diminuiti i contributi per il suo settore nel corso dei tre anni…

Purtroppo è vero, ma non è stato per mancanza di forza di volontà. Ti faccio un esempio: ci eravamo aggiudicati la possibilità di portare 25 ragazzi al Trofeo delle Regioni in Friuli, ma il viaggio tutto compreso sarebbe costato 4mila eurouna cifra che non potevamo permetterci e quindi a malincuore abbiamo dovuto rinunciare.

La tua voce è ascoltata a livello nazionale?

Non tanto. Più volte io e altri colleghi lo abbiamo fatto notare ai leader c’è una sproporzione tra quanto si spende per il ciclismo di alto livello e quanto si spende per il ciclismo di base, quando in realtà è da questo che dipende tutto e che necessita di più sostegno. Anche alcune sovvenzioni concesse sulla base di progetti specifici sono diminuite con la scomparsa degli sponsor. Mi sono messo all’opera per trovare un aiuto che a volte non è nemmeno quantificabile in soldi, ma anche avere acqua, latte, bicchieri per le premiazioni ci costa meno.

Il problema dell’attività in Umbria è legato anche alla scarsità di corse su strada
Il problema dell’attività in Umbria è legato anche alla scarsità di corse su strada
È anche vero, però, che per i club c’è un problema di attività, di un calendario troppo secco, soprattutto se paragonato alla mountain bike…

Lo sappiamo, ma questo è il risultato della situazione generale. Le aziende sono in difficoltà, chi istituisce concorsi non regge visto che anche l’evento più semplice parte da 4-5mila euro. Adesso siamo arrivati ​​ad una gara per categoria, troppo poco. Ricordo ad esempio un grande evento avvenuto a Foligno, una competizione nazionale, ma con la morte dell’organizzatore nessuno ne prese le redini e l’evento scomparve. Non è un problema solo nostro: dobbiamo fare squadra con Abruzzo, Marche, Lazio, ad esempio abbiamo agito sul calendario in modo da non sovrapporsi.

Nonostante i numeri piccoli, sono tante le aziende umbre che svolgono attività di primo livello
Nonostante i numeri piccoli, sono tante le aziende umbre che svolgono attività di primo livello
Nella mountain bike ci sono circuiti che raccolgono prove provenienti da queste regioni. Perché non possiamo fare lo stesso in trasferta, magari dando un contributo ai club per prendere parte alle tappe di una sfida di categoria pensata in tutto il centro Italia?

Sarebbe bene che questo garantisse un numero adeguato di partenti per ogni gara. A proposito di mountain bike, finalmente siamo riusciti a inserire in ogni Granfondo un test specifico per principianti e allievi, un progetto che abbiamo da anni e considerando che quasi tutti fanno attività duale, questo è stato di grande aiuto per il settore giovanile.

Una volta finite le Olimpiadi, però, inizierà la campagna elettorale. Vuoi continuare?

Forse non personalmente, ma il nostro gruppo vuole continuare ad ottenere ulteriori risultati, adattando un nuovo programma alle difficoltà del momento. È chiaro però che tutto dipende dal reperimento di più fondi.

 
For Latest Updates Follow us on Google News
 

PREV Educazione finanziaria, la Sicilia cattiva. I giovani migliorano, le donne sono indietro – .
NEXT Migliaia di giovani da venerdì a Forlì per l’European Youth Event – ​​.