Non di destra ma cittadino civico, non politico ma manager, agli antipodi di Vannacci. Schmidt, candidato del centrodestra a sindaco di Firenze, cerca in tutti i modi di prendere le distanze dall’immagine (e dai nomi) della sua coalizione per strizzare l’occhio al centro.
“Ho commentato quello che non andava bene a Firenze da quando sono arrivato in città, e questo di certo non cambierà. Per quanto riguarda la mia decisione di candidarmi, non è che adesso voglio entrare in politica e fare il politico, mi propongo come manager, voglio portare le mie competenze manageriali e amministrative per il bene della città”. Lo ha detto a Toscana TV Eike Schmidt, candidato sindaco di Firenze sostenuto dalla coalizione di centrodestra, parlando della sua intenzione di tornare a Napoli, come direttore del Museo di Capodimonte, nel caso in cui perdesse le elezioni.
Per Schmidt “è importante distinguere: non è che cerco di entrare in qualche modo nel mondo politico ma voglio offrire le mie competenze e quelle della squadra per il bene della città. Per questo nella lista civica abbiamo persone che nel mondo del lavoro, del management e dell’editoria hanno fatto bene alla propria azienda, ma anche alla comunità, alla città. Questo è importante, portare una proposta gestionale e amministrativa per la città e non perdersi nella politica”. Parlando poi della possibilità di organizzare l’evento di chiusura della campagna elettorale in piazza della Signoria a Firenze, Schmidt ha detto che “siamo partiti bene, non avrei problemi a riempire piazza della Signoria, ma so che solo due volte , a Matteo Renzi per le elezioni amministrative e nel 2016 per il referendum. Studiamo una serie di ipotesi, tra cui quella di andare nelle varie zone della città considerate periferiche”.
Non abbiamo parlato della possibilità che il generale Roberto Vannacci sia il candidato capolista della Lega alle elezioni amministrative di Firenze, questa questione in questo momento riguarda più i giornali che la politica vera. Se si proponesse questo argomento è chiaro che le posizioni che abbiamo letto sui giornali sono in forte contrasto con le posizioni della coalizione, della lista civica e anche con quelle mie personali. Si potrebbe dire che per certi versi siamo agli antipodi”. Parlando poi della candidatura di Antonio Natali, ex direttore degli Uffizi, alle prossime elezioni europee con l’Alleanza dei Verdi e della Sinistra, Schmidt ha detto che “le nostre posizioni politiche non potrebbero essere più diverse e non ho voglia di entrare nei dettagli di questa posizione di estrema sinistra in cui ha deciso di candidarsi. Natali si è candidato anche alle ultime elezioni amministrative e non è stato eletto. Adesso vediamo se questa volta riuscirà a farcela con una posizione ancora più radicale”.
“Per quanto riguarda la sicurezza la mia idea è quella di avere insieme un assessore alla sicurezza e al decoro. Sono due aspetti che spesso non vengono combinati ma la decorazione aiuta molto a ispirare rispetto da parte delle persone. Dove c’è una situazione urbanistica ordinata e dignitosa è molto più difficile che la criminalità possa affermarsi in queste zone”. Sempre sulla sicurezza, per Schmidt, la guardia di quartiere “è sicuramente uno dei sistemi che ha funzionato altrove, servono agenti specializzati per territorio e non solo per temi. Abbiamo bisogno di una presenza vicina ai cittadini in tutti i 14 quartieri storici di Firenze e questo significa che abbiamo bisogno di un numero maggiore di agenti che siano sul territorio e non nelle sedi centrali comunali”. Parlando poi del problema della sicurezza al parco delle Cascine, Schmidt ha detto che “la recinzione in sé non aiuterebbe, potrebbe essere una delle varie misure, tra l’altro molto costosa, ma se non ci sono le protezioni non aiuta. È un’ipotesi, ma non è la prima cosa da fare. La prima cosa da fare è l’illuminazione, la videosorveglianza, l’uso di software e la supervisione per cogliere le persone in flagrante”.
