storia dell’impegno ambientale dei Verdi e dei successivi compromessi politici – .

storia dell’impegno ambientale dei Verdi e dei successivi compromessi politici – .
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Foggia. “In risposta ai numerosi pareri emersi recentemente riguardo al Parco dei Campi Diomedei, riteniamo importante riflettere sulla storia e sulle battaglie che ne hanno segnato l’evoluzione. A partire dagli anni Ottanta, gruppi come i Verdi, rappresentati a Foggia da personaggi come Annamaria Novelli, insieme a giovani professionisti raccolti attorno alla Green University e ad associazioni ambientaliste storiche come WWF, Centro Studi Naturalistici, Legambiente, ecc. si batterono strenuamente per proteggere quest’area dalla completa edificazione, destino che toccò poi molte altre zone del foggiano.

Le battaglie si susseguirono, sia in seno al Consiglio Comunale, con interventi dell’allora assessore Verde, che attraverso comitati cittadini per la valorizzazione archeologica dell’area, contrastando tentativi di compromesso che avrebbero compromesso irrimediabilmente il territorio. Grazie ai ricorsi legali e agli interventi presso il Ministero per i Beni Culturali, l’area è stata finalmente tutelata da vincoli che ne prevedono l’inedificabilità. Lungo il percorso non sono però mancate le criticità. La volontà politica di escludere gli ambientalisti dalla commissione internazionale per la concorrenza del 2008 è stata un tradimento
dei principi progressisti e ambientalisti della sinistra.

Il progetto vincitore, ‘Contesti’, era a nostro avviso privo di considerazioni ambientali condivise, soprattutto per quanto riguarda la tipologia delle specie botanichea causa della sottovalutazione degli aspetti legati all’incremento della biodiversità del parco, ha generato ulteriori polemiche, così come il compromesso politico che ha
lo spazio destinato al parco è stato ridotto per favorire altri interessi legati al morente Istituto per l’Equitazione, che meriterebbe una destinazione capace di favorirne il rilancio come ex Ovile Nazionale o Masseria Giardino.

Durante il primo mandato del sindaco Landella, le complessità del progetto furono accentuate dalle differenze politiche, con opposizione anche in Consiglio Comunale con il sostegno dei rappresentanti politici locali, regionali e nazionali del M5S. L’intervento della Soprintendenza, però, ha complicato ulteriormente la situazione, bloccando i lavori e introducendo provvedimenti impugnati.

Oggi non possiamo ignorare che le tante criticità attuali non sono imputabili all’attuale amministrazione, ma richiedono una riflessione sulle responsabilità politiche del passato, in particolare storicamente del PD e più recentemente del M5S. È quindi necessario un confronto aperto tra l’attuale amministrazione e i Verdi, insieme alle associazioni ambientaliste, per programmare interventi volti a rendere fruibile il parco e fornire nuovi servizi ecosistemici per i cittadini foggiani”. (nota stampa).

 
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