Con la sentenza n. 646 del 24 aprile, il TAR Lombardia ha accolto il ricorso presentato dal poligono nazionale di tiro di Pavia, in merito al provvedimento di inagibilità al tiro emesso dal 1° reparto infrastrutture dell’Esercito che, come noto, ha ormai portato alla sua chiusura per diverse settimane.
Varie erano le ragioni del ricorso, tra cui l’essere stato sottoposto a un provvedimento di inagibilità nonostante che, rispetto a cinque anni prima (l’agibilità dura infatti cinque anni), nulla fosse cambiato nelle infrastrutture e nelle attività di ripresa che sono proseguite da oltre 100 anni.
In realtà, i giudici del TAR non sono entrati nel merito della questione, limitandosi ad accogliere il ricorso sulla base del fatto che il primo dipartimento infrastrutture aveva imposto l’inagibilità senza prima inviare formale avviso di rigetto, in violazione del disposto normativa sulla trasparenza amministrativa.
Si tratta in ogni caso di un primo fondamentale passo avanti per la tutela dell’attività di tiro, con particolare riferimento alle fondamentali attività istituzionali svolte dal Tsn.
