Ancora una volta il veneto dimostra tutto il suo virtuosismo in tema di rifiuti”: nel 2023, come dicono i dati Arpav, “i rifiuti urbani residui conferiti agli impianti di smaltimento della nostra Regione sono stati complessivamente pari a 587.000 tonnellate”, annuncia l’assessore all’Ambiente veneto sottolineando come si tratti di un dato davvero importante: “Un risultato che supera gli obiettivi con due anni di anticipo rispetto al programma previsto dall’aggiornamento del Piano regionale di gestione dei rifiuti”.
In riferimento a quanto previsto dal Piano, ovvero l’eliminazione dello smaltimento in discarica dei rifiuti urbani entro il 2030, gli obiettivi fissati prevedevano lo smaltimento di 649.000 tonnellate nel 2023, 633.000 nel 2024, 604.000 nel 2025. “Grazie ad una grande sensibilità sul tema, ma anche al formidabile impegno di tutti i cittadini veneti nella raccolta differenziata – sottolinea l’assessore – registreremo nel 2023 un risultato già migliore di quello ipotizzato per il 2025, dato che dimostra quanto siamo sulla buona strada per raggiungere tutti gli ambiziosi obiettivi di Piano e addirittura superarli”.
Nel consiglio della scorsa settimana Bottacin ha portato all’approvazione dei criteri per l’applicazione della tariffa unica per il conferimento dei rifiuti urbani residui agli impianti di smaltimento. E questo è “un ulteriore elemento che ci consentirà di garantire costi uniformi per tutti i cittadini per il conferimento dei rifiuti agli impianti di trattamento. Altro importante obiettivo del piano che si avvicina e troverà applicazione già nel 2025, confermando ancora una volta la leadership nazionale del veneto nel campo”.
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