Terni, al Museo Caos “Le ragazze del Bauhaus – Il caso Margarete Heymann” e “Distanze emotive” di Piero Mottola – .

Sabato 4 maggio, alle ore 18.00, verrà inaugurata la mostra di Piero Mottola nella Project Room Ronchini del CAOS “Distanze emotive”

Di Andrea MacCIO

La mostra è curata da Pasquale Fameli, direttore scientifico del CAOS – Centro Arti Opificio Siri.

Il concetto di ‘distanza’, presente nel titolo della mostra, allude al fattore spaziale della lunghezza che separa e collega le opere e il fruitore, ma anche al diverso modo di accedere all’esperienza sonora fornita da ciascuna opera.

La mostra si articola in tre aspetti della ricerca di Mottola: il primo è il livello visivo, rappresentato dalle Articolazioni Cromatiche; la seconda è quella installativa, rappresentata dalla Mappa delle 10 emozioni; la terza è quella performativa, restituita attraverso la documentazione video di due concerti, Voices of Lives, eseguito all’Auditorium Parco della Musica di Roma nel 2022 e Voices Argentinas 2023, presentato alla Bienalsur di Buenos Aires nel 2023.

Il risultato è un’immersione in un ambiente sinestetico ricco di stimoli visivi e sonori collegati ad altrettanti stati emotivi.

Artista e musicista sperimentale, attivo sulla scena nazionale e internazionale, Piero Mottola esplora le possibilità relazionali ed emotive del suono attraverso analisi basate su dati empirici, raccolti a diretto contatto con gli utenti, finalizzando il tutto in opere visive, installazioni sonore e performance.

La mostra rientra nelle attività del progetto”Prin 2002 e Pnnr Art Sound Environment. Verso una nuova ecologia del paesaggio” finanziato dall’Unione Europea – Next Generation EU che coinvolge docenti e ricercatori dell’Università di Bologna, dell’Università Roma Tre e dell’Istituto Superiore di Studi Musicali e Coreutici “Gaetano Braga” di Teramo.

La mostra è esposta dal 20 aprile anche al Museo Caos di Terni “Le ragazze del Bauhaus” che racconta con oltre 150 opere (ceramiche, metalli, tessuti, tappeti, litografie, disegni, fotografie) la storia di queste donne, che oltre che artiste furono designer, dirigenti di fabbriche e imprenditrici.

Al centro della mostra c’è la figura di Margarete Heymann, una delle prime donne iscritte alla Scuola d’Arte Bauhaus e tra le rappresentanti più significative di questo movimento artistico. Dopo la morte del marito, vittima di un incidente stradale, Margarete Heymann portò avanti con coraggio l’importante azienda di produzione di ceramica, la Laboratori Haël di Ceramica Artisticafondata nel 1923, manifestando il desiderio di includere nelle sue ceramiche il design e le linee Bauhaus che, all’epoca, erano considerate all’avanguardia.

Margarete Heymann

L’artista, ebrea di nascita, finì insieme alla sua azienda nel mirino dei nazisti che bollarono le sue ceramiche originali come “arte degenerata” e la costrinsero a vendere con la forza l’azienda. La fabbrica, acquisita da Hedwig Bollagen, continuò ad avvalersi dei disegni e delle idee di Margarete Heymann, che trovò rifugio a Londra ma non riuscì a ottenere lo stesso successo e la sua arte cadde nell’oblio per diversi anni.

La mostra di Terni si propone quindi di rendere omaggio a questa artista dimenticata e di ricostruire il ruolo della scuola d’arte Bauhaus, la prima scuola aperta alle donne, per l’emancipazione femminile e per l’affermazione artistica delle tante ragazze che “presero d’assalto” desiderose di affermarsi nel mondo dell’arte e della creatività.

Ceramiche di Margarete Heymann realizzate con la tecnica pittorica dell’aerografo

La mostra “Le ragazze del Bauhaus – Il caso Margarete Neymann” rimarrà aperta ai visitatori fino al 1° dicembre 2024. Il prezzo del biglietto intero è di dieci euro. Per le riduzioni potete consultare il sito del Caos Museum.

La mostra di Piero Mottola, ad ingresso gratuito, resterà aperta fino a domenica 16 giugno.

Da giovedì a domenica: 10:00 – 13:00 / 17:00 – 20:00

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