le vittime erano dirette in Sardegna – .

Lo scorso 13 aprile l’Autorità Portuale – Guardia Costiera di Milazzo egli trovò il corpo di un uomo nel tratto di mare compreso tra l’isola di Vulcano e il promontorio di Capo Tindari nel comune di Patti.

“Il corpo – si legge in una nota diffusa dalla Procura di Patti – è stato rinvenuto in avanzato stato di decomposizione, galleggiante, in posizione prona, con evidenti segni di una prolungata permanenza in acqua; indossava solo pantaloni tipo “Cargo”, in tessuto di colore scuro. Era evidente un tatuaggio raffigurante un drago sulla schiena, sulla spalla destra nella zona scapolare, così come altri tatuaggi, tra cui una tela di ragno, uno scorpione e alcuni personaggi orientali, tutti eseguiti in modo molto rudimentale. Come noto, contemporaneamente, nelle date del 17.3.2024 e del 14.4.2024, al largo delle Isole Eolie, nonché del 19.4.2024, in località Rodia di Messina, erano – si legge Ancora – furono rinvenuti altri tre cadaveri maschili, anch’essi in avanzato stato di decomposizionee, con riferimento al quale sono in corso indagini da parte delle procure competenti (rispettivamente Procura della Repubblica presso il Tribunale di Barcellona PG e Messina).

Con riferimento al corpo rinvenuto il 13.4.2024, di competenza di questo Ufficio, dai primi accertamenti svolti dalla Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di Milazzo emergerebbe che tale ritrovamento potrebbe essere collegato al naufragio di un’imbarcazione a bordo cui hanno rinvenuto circa 18 cittadini di nazionalità tunisina, evento avvenuto al largo della Sardegna nei primi giorni dello scorso febbraio. Sempre secondo i primi accertamenti effettuati, i cittadini tunisini erano partiti dalla città costiera di Biserta ed erano diretti verso le coste della Sardegna. L’Autorità Portuale di Cagliari ha confermato un naufragio avvenuto in quelle acque in quel periodo. L’Autorità Portuale di Cagliari, sentita dall’Autorità Portuale di Milazzo, ha trasmesso anche copia di una mail inviatale in data 23.3.2024 dal Consolato della Repubblica Tunisina di Roma con la quale tale organismo richiedeva informazioni su un naufragio a cui aveva assistito 18 Si trattava di cittadini tunisini, imbarcati dalla città di Biserta in direzione della Sardegna, tra il 5 e il 6 febbraio 2024. Alla mail era allegato l’elenco dei 18 nominativi dei soggetti scomparsi.

In data 26.4.2024, a seguito di alcuni articoli di stampa pubblicati da quotidiani locali in merito ai ritrovamenti in questione, l’Autorità Portuale di Milazzo è stata contattata tramite social da un cittadino di nazionalità tunisina che si è presentato come fratello di uno dei soggetti scomparsi in mare e inserito nell’elenco dei 18 nominativi inviato dal Consolato della Repubblica tunisina a Roma (i due hanno infatti lo stesso cognome); riconobbe non solo il tatuaggio raffigurante il drago, la cui immagine era già stata diffusa alla stampa, ma indicò anche che sul corpo di suo fratello erano presenti altri due tatuaggi, vale a dire una tela di ragno e uno scorpione, della cui immagine non era ancora stata stato divulgato o comunque resa nota la sua esistenza. Attraverso l’Autorità Portuale di Milazzo sono stati avviati contatti con il Consolato della Repubblica Tunisina a Roma al fine di fornire ulteriori elementi utili ai fini dell’identificazione certa e definitiva del predetto soggetto (documenti di identità, documentazione fotografica, eventuali test del DNA già effettuate su familiari ai fini di successivi confronti, ecc.). Ulteriori accertamenti sono ancora in corso (indagini autoptiche, rilevamento di eventuali concomitanti eventi meteorologico-marini, eventuali rilievi satellitari, ecc.)”.

 
For Latest Updates Follow us on Google News
 

PREV Marsala – Fognatura zona costiera meridionale. È stato raggiunto un accordo con l’impresa esecutrice dei lavori per velocizzare i collegamenti alla rete
NEXT Jane Goodall festeggia i suoi 90 anni on the road, sarà a Roma per il concerto del Primo Maggio – .