«Rete diffusa sul territorio» – .

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FANO Consegnati i lavori per la progettazione esecutiva e realizzazione delle opere di cinque ospedali marchigiani, tre dei quali nella nostra provincia.

Riguarderanno la realizzazione degli edifici di emergenza a Fano, Senigallia e Civitanova Marche, che si aggiungono a quelli per la ristrutturazione dell’ospedale di Pergola e la realizzazione della nuova struttura, con annessa casa comunitaria, a Cagli.

Le aziende di successo

I lavori che interesseranno Fano, l’edificio che sorgerà accanto al Santa Croce con cui sarà funzionalmente collegato, con un quadro tecnico-economico di 24 milioni di euro, sono stati affidati al Gruppo Gedi spa di Altamura, con un riduzione del 17,1%.

A Cagli il gruppo Torelli Dottori di Cupramontana realizzerà il nuovo ospedale comunitario. Si tratta del principale investimento in questa categoria di opere per la sanità locale in tutte le Marche. Il quadro economico è di 14,8 milioni di euro. La riduzione sull’importo dei lavori è stata del 10,86%.

Nella vicina Pergola procederemo con la complessiva ristrutturazione antisismica dell’ospedale Santi Carlo e Donnino. L’investimento è di 30 milioni di euro. La Devi Impianti srl di Busto Arsizio si è aggiudicata il progetto con uno sconto del 4,17%.

A Senigallia i lavori (quadro tecnico economico 23,5 milioni di euro) sono stati affidati al Consorzio Stabile Csi di Perugia, con una riduzione dell’11,37%, così come quelli a Civitanova (qte 22 milioni di euro), in questo caso con uno sconto sull’importo di 10,71%. A breve sarà consegnato anche l’intervento per l’edilizia d’emergenza a Urbino.

89 offerte ricevute

«Una buona stagione – sottolinea soddisfatto l’assessore regionale all’edilizia sanitaria Francesco Baldelli – annunciata alla vigilia della conclusione dei lavori delle commissioni, che hanno valutato complessivamente 89 offerte pervenute nei 6 bandi dedicati a lavori per un valore complessivo di 136,4 milioni di euro. Numeri record che testimoniano il cambio di passo impresso dalla giunta Acquaroli, con oltre un miliardo di euro di risorse per costruire una rete ospedaliera diffusa sul territorio e vicina ai bisogni dei cittadini, senza distinzione tra Nord e Sud della regione , tra la costa e l’entroterra, tra centri grandi e piccoli”.

«Edifici moderni e adattabili»

«Questi ‘magnifici 6’ – prosegue Baldelli – aumentano il numero degli ospedali già in avanzata fase di costruzione, come Fermo, Amandola e Inrca ad Ancona, oltre al nuovo Salesi di Torrette e alle strutture nella zona terremotata di ​​Fabriano, Tolentino e San Ginesio. Infine, le nuove strutture a Pesaro, Macerata e San Benedetto del Tronto: edifici moderni e adattabili a qualsiasi emergenza, concepiti sulla base di un modello che mette al centro il benessere del paziente, la valorizzazione del lavoro di squadra tra medici e la qualità delle cure. vita lavorativa del personale”.

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Corriere Adriatico

 
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