Francesco Daverio è ricordato due volte sul Gianicolo. Una raccolta fondi per una stele in suo ricordo anche a Varese – .

Francesco Daverio è ricordato due volte sul Gianicolo. Una raccolta fondi per una stele in suo ricordo anche a Varese – .
Francesco Daverio è ricordato due volte sul Gianicolo. Una raccolta fondi per una stele in suo ricordo anche a Varese – .

«Vogliamo raggiungere una stele a Calcinate del pesce città natale di Francesco Daverio per onorare la sua memoria” si legge nel manifesto realizzato dal Comitato per la realizzazione della Stele, costituito da un gruppo di cittadini di Calcinate del Pesce, con il sostegno dell’Associazione Fondazione Comunitaria del Varesotto. (nella foto il busto di Francesco Daverio sul colle del Gianicolo a Roma)

IN MEMORIA DEI NOSTRI EROI

Non è azzardato affermare che Varese è diventata oggi la città lombarda che più vivace e proficuamente promuove eventi e convegni, nelle piazze, dentro e fuori le scuole, nei luoghi storici e perfino all’interno delle carceri Miogni, sempre a tema Risorgimento a Varese e nelle nostre terre. Garibaldi fu con i suoi uomini nel 1848 a Luino, Varese, Morazzone e a Calcinate del pesce, e ritornò trionfalmente a Varese il 26 maggio 1859.
Tornò in incognito nelle nostre terre 1862dal mio amico mazziniano Prinetti Adamoli ritirare armi e fondi raccolti prima degli eventi di Aspromonte. Varese era e resta una città garibaldina.
Le due associazioni con sede a Varese, AMI Sezione Varese Viale Giovanni Bertolè, mazziniana e Varese per l’Italia 26 maggio 1859operano in città da circa cinque anni, senza dimenticare di festeggiare ogni anno, anche a Roma sul colle del Gianicoloi nostri giovani eroi caduti nella difesa della Repubblica Romana del 1849: Enrico Dandolo; Emilio Morosini e Francesco Daverio.
Sono posizionati sul colle del Gianicolo 84 ermebusti su piedistalli, dei grandi che hanno combattuto nel difesa disperata di Roma contro le truppe francesi nel 1849. Tra queste 84 erme, in prima fila spicca quella del nostro Varesotto Calcinare il pesceoggi frazione di Varese, Francesco Daverio, ingegnere laureato all’Università di Pavia, già culla di centinaia di giovani studenti patriottici dopo le rivolte del 1831.
Daverio aveva messo in salvo Garibaldi nell’agosto del 1848 con una fuga ritenuta impossibile dopo l’accerchiamento subito da Garibaldi a Morazzone da parte delle truppe austriache nei primi giorni di agosto.
Francesco Daverio era stato segnalato a Garibaldi come guida e valoroso combattente dallo stesso Giuseppe Mazzini. In fuga da Morazzone, scendendo da Buguggiate verso la punta di Capolago, Daverio portò con una barca Garibaldi a Calcinate del Pesce, nella notte, per eludere il blocco delle truppe nemiche. A Calcinate, presso casa Daverio, trascorsero la notte e poi proseguirono per Casciago, Velate, Sant’Ambrogio, Induno, Cuasso al monte e Brusimpiano dove li aspettava una barca che li avrebbe portati sulla sponda ticinese, eludendo tutti i blocchi della truppe austriache.
Garibaldi l’anno successivo a Roma, 1849, proclamò la Repubblica Romana con la nomina di Mazzini Francesco Daverio il suo Capo di Gabinetto. Daverio cadde in un attacco di coltello tra Porta San Pancrazio e il Vascello. Anche cattolico praticante Dandolo e Morosini, fu sepolto in una chiesa di Trastevere. Come avvenne poi per tutti gli uomini di Garibaldi, con la caduta della Repubblica Romana, tutti i corpi furono sottoposti a riesumazione e furono tutti gettati in un’enorme fossa comune scavata sotto il Gianicolo e ricoperta di terra in luogo non consacrato. Solo molti decenni dopo arrivò costruì un santuario per i caduti sempre sul Gianicolo dove trovarono definitiva sepoltura le spoglie degli eroi.
Daverio è quindi due volte al Gianicolo: in un ossario sotto il Gianicolo e anche sopra il colle, su un pilastro dell’erma, ma nulla ricorda a questo eroe la sua città natale, Calcinate del Pesce.
A quarant’anni dalla sua morte, quello che per tutti i varesini porta il nome di Francesco DaverioIL DAVERIO” istituto per ragionieri e geometri in Viale XXV Aprile a Varese. Una delle vie più lunghe della città che collega Casbeno a Bobbiate porta il nome di Francesco Daverio.
Oggi è nato nell’animo di un gruppo di varesini di Calcinate del Pesce, a poche decine di metri dalla casa natale, vicino all’abside della chiesa parrocchiale sulla rotonda della provinciale, il desiderio di onorare Francesco Daverio. strada. Progetti e permessi sono pronti.
Con l’aiuto vitale di Fondazione di Comunità del Varesotto onlus si costituì allora un Comitato – Questa mia lettera, in qualità di presidente del Comitato, vuole lanciare un appello a tanti ex giovani studenti del “DAVERIO”, molti dei quali affermati professionisti, nonché a tutti i cittadini, affinché aiutino noi con somme anche modeste e simboliche per raccogliere i fondi che ancora mancano per procedere.
Io lascio IBAN della Fondazione Comunitaria di Varese che si prestava alla raccolta. IT87N 0323901 6006 7000 1966 911 aggiungendo la causale: STELE per Francesco Daverio Grazie
Dott. Prof. PIERO ZUCCATO

Varesini al Gianicolo, ecco com’è andata

 
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