«Carelli va a Pesaro? Schiaffo al Fermano. Non siamo tutelati” – .

«Carelli va a Pesaro? Schiaffo al Fermano. Non siamo tutelati” – .
«Carelli va a Pesaro? Schiaffo al Fermano. Non siamo tutelati” – .

STOP «Un fatto grave, inaccettabile. Uno schiaffo ad un territorio che aveva appena chiesto l’attenzione che merita”. Il sindaco di Fermo Paolo Calcinaro non ha digerito la nomina di Alberto Carelli a direttore generale dell’Ast Pesaro. L’azienda sanitaria fermano si ritrova improvvisamente senza direttore amministrativo, dopo aver perso qualche settimana fa anche il direttore sanitario (in settimana dovrebbe arrivare l’ufficialità della sostituzione). La notizia, quella del congedo di Carelli, «è arrivata lunedì pomeriggio a cielo sereno. Non ne sapevo nulla – attacca il sindaco – Appena due settimane fa in consiglio comunale aperto avevamo chiesto un impegno alla Regione per un territorio che per troppo tempo è stato la Cenerentola della sanità marchigiana. E che cosa fanno? Quando un’altra provincia ha una difficoltà improvvisa, vengono a togliere a chi sta peggio. Una scelta inaccettabile”.

L’affondo

Calcinaro però si complimenta con Carelli: «Congratulazioni e auguri di buon lavoro. Se ha ricevuto un incarico così importante ed il suo valore è stato evidentemente riconosciuto, è naturale che accetti una promozione. Ma la questione non riguarda la sua persona e le sue competenze, che ho avuto modo di apprezzare in questo breve tempo. Il punto è che si toglie professionalità alla provincia che è più indietro». Calcinaro sottolinea, tra l’altro, che «la Regione ha tagliato 120mila euro per il centro di riabilitazione Montessori, noi avevamo aperto un tavolo con Carelli e lui aveva proposto alcune soluzioni per recuperare somme senza le quali i servizi per i disabili verrebbero ridotti». Il primo destinatario degli strali del sindaco è l’assessore regionale alla Sanità Filippo Saltamartini, Calcinaro infatti elogia l’assessore Francesco Baldelli «che ha fatto più del suo, visto che con le risorse per l’edilizia ha inserito anche tecnologie per il funzionamento dei teatri. Chiedo ora al presidente Acquaroli di farsi garante. Lo ha fatto su altri temi, come quello dei trasporti pubblici. È chiaro che non siamo tutelati in materia sanitaria. Prende in mano la situazione”. Richiamando le conclusioni del consiglio comunale aperto sulla sanità, il Sindaco ricorda che «abbiamo evidenziato anche aspetti positivi, penso all’emodinamica programmata o al robot. Ma abbiamo una seria difficoltà sul fronte del personale, dove siamo ultimi nelle Marche. Abbiamo sollevato anche un tema, quello delle risorse per le tecnologie ospedaliere, sul quale non abbiamo avuto risposta”. Risposte che ora Calcinaro pretende, anche perché, con il caso Carelli, «è stato dato un pessimo segnale e se questo è il clima, la fiducia ha fine. L’assessorato alla sanità garantisce le attrezzature necessarie per il nuovo ospedale”. Calcinaro fa sapere di non aver avuto notizie né del governatore Acquaroli né di Saltamartini.

Il segnale

«Abbiamo scambiato brevemente messaggi con i consiglieri regionali della provincia. Trovo che questa nomina di Carelli sia un brutto segnale, una cosa grave che mi è sembrato doveroso sottolineare con forza. Credo si possa riconoscere che non sono certo un sindaco che cerca la polemica a tutti i costi. Non sono quello che chiede tutto e ovunque, perché conosco le difficoltà e rispetto le istituzioni. Questa volta, però, non possiamo restare in silenzio”. In chiusura, il sindaco di Fermo si riserva di proporre un documento unico ai suoi 39 colleghi della provincia. “Ascolterò l’Assemblea, valutiamo se preparare un documento condiviso, non vedo perché non dovrebbe esserci l’unanimità”.

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Corriere Adriatico

 
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