Salvataggi,. Rete civica preoccupata

Salvataggi,. Rete civica preoccupata
Salvataggi,. Rete civica preoccupata

Garantire gli standard di sicurezza anche sulle spiagge libere è ciò che manca alla nuova ordinanza balneare del Comune di Rimini per Rete Civica che presenta un interrogativo sul tema. “L’ordinanza di Rimini – spiega Rete Civica – prevede che nelle ore di pausa pranzo tra le 12.30 e le 14.30 il servizio di soccorso sarà attivo solo su torrette alternate lungo la costa. Ciò significa che, invece di avere un soccorritore ogni 150 metri, ce ne sarà uno ogni 300 metri, per un totale di 90.000 metri quadrati di mare”. I professionisti impegnati nella sicurezza e nella tutela della vita in mare hanno apertamente espresso il loro dissenso la nuova ordinanza, perché ritengono che questo modello di sorveglianza non possa garantire adeguatamente la sicurezza dei bagnanti, soprattutto in condizioni di mare mosso.

Secondo l’assessore interpellato “gli standard di sicurezza vanno garantiti anche sulle spiagge libere che accolgono sempre molti bagnanti e anche il servizio di salvataggio, quando attivo, deve essere garantito da tutti i servizi

torrette. Al momento l’orizzonte del controllo visivo è troppo ampio e creerebbe non poche difficoltà nell’identificazione dei soggetti in pericolo”.

Rete civica chiede quindi al Consiglio se questo modello di sorveglianza in mare possa garantire la sicurezza in caso di intervento, anche considerando che nessuno potrà impedire agli utenti della spiaggia di stendere asciugamani e di piantare ombrelloni in qualsiasi punto della spiaggia. Ma anche se Palazzo Garampi intende attivarsi affinché l’ordinanza venga modificata rivedendo le norme di sicurezza anche a favore delle spiagge libere.

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