ecco i nuovi Maestri del Lavoro – .

In servizio da almeno 25 anni, sono riconosciuti non solo per la grande laboriosità, ma anche per le competenze, l’operosità e la condotta morale: sono 34 i nuovi Maestri del Lavoro bresciani che, oggi alle 10.30, riceveranno la Stella al Merito per il loro lavoro presso il teatro del Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano.

I premiati lombardi sono 155, ma la cerimonia si terrà in tutti i capoluoghi di regione d’Italia e, in tutto, sono mille i nuovi Maestri che riceveranno l’onorificenza concessa dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella dai Prefetti. E quest’anno sarà una doppia festa: 70 anni fa, il 27 marzo 1954 a Milano, infatti, veniva istituita la Federazione Nazionale dei maestri del lavoro.

I bresciani

Come abbiamo detto sono 34 i nuovi Maestri del Lavoro bresciani, solo tre di queste donne. Ecco l’elenco: Riccardo Albertini, Cristina Arini, Giampietro Belleri, Serafino Bertuletti, Franco Bifulco, Fabio Bolpagni, Umberto Bramè, Vincenzo Bresciani, Fabrizio Cadei, Giuseppe Comincini, Giovanni Curione, Alberto Dalla Longa, Luigi Ferrari, Ettore Filippini, Pier Angelo Frera, Ruggero Gervasoni, Nicoletta Ghensi, Dario Ghirardi, Giambattista Losio, Venanzio Massardi, Renato Mazzuchelli, Renzo Milani, Giuliano Onofrio, Franco Paroletti, Renato Pasotti, Ruggero Pavoni, Giovanni Pini, Luciano Risi, Piergiorgio Savoldi, Roberto Solazzi, Gianmauro Tierno, Stefano Tonni, Realdo Uberti e Rosa Zambonardi.

Nel 2019 sono stati 13 i nuovi “Master” bresciani, 23 per gli anni 2020-2021, 27 per il 2022 e 34 nel 2023.

Alla cerimonia odierna saranno presenti alcune tra le più alte cariche dello Stato, della Regione, del Ministero del Lavoro, nonché del Console regionale e delle autorità civili e militari. La delegazione bresciana che accompagnerà i nuovi maestri del lavoro a Milano sarà composto dal console provinciale Luciano Prandelli, dal viceconsole Raffaele Martinelli e dai console emeriti Ontano Dossena e Patrizia Bianchetti.

Come funziona

Le stelle vengono assegnate dal Presidente della Repubblica, su proposta del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali (le proposte di candidatura devono essere inoltrate dalle imprese, dai sindacati e dalle organizzazioni assistenziali o direttamente dai lavoratori interessati agli ispettorati interregionali del lavoro e agli ispettorati territoriali del lavoro di ciascuna regione) ai lavoratori over 50, dipendenti, che hanno lavorato continuativamente per un periodo minimo di venticinque anni alle dipendenze di una o più aziende e che si sono distinti per competenza, operosità e buona condotta morale.

Come affermato sul sito Masters of Work «lo sviluppo armonico delle tre esigenze si potrebbe riassumere nella frase: “Essere di esempio, incoraggiare, insegnare agli altri”.» Il maestro deve «aver migliorato l’efficienza degli strumenti, delle macchine e dei metodi di lavorazione; contribuito in modo originale al miglioramento delle misure di sicurezza sul lavoro; e per educare e preparare le nuove generazioni all’attività professionale”. Ai vincitori è chiesto inoltre di diventare testimoni di un nuovo impegno per il futuro.

 
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