I lunedì in Caritas per le classi della scuola elementare “Caputi” di Bisceglie – Live 1993 Bisceglie News – .

I lunedì in Caritas per le classi della scuola elementare “Caputi” di Bisceglie – Live 1993 Bisceglie News – .
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Fermamente convinti che “sia lo scopo primario della Caritas la sua attività pedagogicarivolto a tutta la comunità, affinché sia ​​sempre una comunità solidale e si prenda cura delle persone in situazioni di povertà, (a volte frutto della società stessa)” Sergio Ruggieri, coordinatore cittadino Caritas non ha esitato un attimo a dare il proprio assenso alla richiesta delle insegnanti Anna Ricchiuti e Angela Valente del complesso didattico “Caputi” di poter svolgere laboratori presso la struttura dei Cappuccini.

Così le classi 1I, 2C, 3F-G della scuola primaria “Caputi” e i loro insegnanti, coordinate dei docenti Anna Ricchiuti e Angela Valente hanno trascorso alcuni lunedì alla Caritas. Queste esperienze si inseriscono nell’interessante progetto didattico-educativo”Avanguardie educative: Dentro/fuori scuola – Service Learning”. È un progetto che vuole promuovere l’idea di scuola civica proponendo nuove modalità di integrazione tra scuola e territorio; a tal fine sono state progettate esperienze volte a sviluppare apprendimenti significativi attraverso la partecipazione attiva degli studenti. Lo scopo delle esperienze è stato lo sviluppo delle competenze civiche e di cittadinanza (la cosiddetta educazione civica).

Punto di riferimento nello sviluppo del Progetto è stata l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, approvata dalle Nazioni Unite nel settembre 2015, in particolare l’obiettivo n. 4 che mira a fornire opportunità di istruzione e apprendimento di qualità, eque e inclusive per tutti.

Gli insegnanti che partecipano al Progetto sono convinti che solo attraverso un’istruzione di qualità sia possibile sviluppare il senso di cittadinanza globale, valorizzare la diversità culturale e accrescere la cultura dello sviluppo sostenibile. Hanno quindi ritenuto che l’organizzazione che potesse meglio supportarli nel raggiungimento di questo obiettivo sia la Caritas cittadina, che condivide pienamente questi obiettivi, soprattutto se insegnati fin dalla tenera età.

Sono stati così organizzati gli incontri del lunedì che hanno portato un’aria nuova e “fresca” (con riferimento alla giovane età dei partecipanti) nel giardino e negli spazi dove sono attivati ​​i diversi “servizi” della Caritas.

Sono stati coinvolti diversi volontari che, come nuovi insegnanti, si sono prodigati non solo per spiegare le attività che svolgono abitualmente, ma hanno insegnato ai bambini “come” osservare, scegliere, riutilizzare o scartare, riutilizzare i prodotti.

Ai quattro ragazzi attualmente impiegati nel Servizio Civile è stato affidato il compito di spiegare ai ragazzi cos’è e cosa fa la Caritas, accompagnandoli poi a “mettere le mani in pasta” a RecuperiAMOci, nell’emporio ecosolidale, in la Sartoria “Storie e tessuti”.

Partendo dai locali di “Recuperiamoi bambini hanno potuto vedere l’enorme quantità di prodotti alimentari raccolti quotidianamente da Ipercop, mercati generali, supermercati, fruttivendoli, panifici, bar e aziende varie da volontari come Nardino, Maurizio e Leonardo, Francesco, e portato al centro di raccolta. Qui i bambini hanno “ripulito” gli ortaggi dalle foglie esterne non più commestibili e hanno notato come potevano ancora essere utilizzati, riponendoli in apposite cassette che altri volontari porzionavano nel pomeriggio e distribuivano alle circa 70 famiglie che giungono a il bancone ogni giorno. distribuzione.

Adiacente al ristorante RecuperiAMOci si trova il piccola cucina domesticadove i due cuochi Angela da Siena e Andreina Sinigaglia al mattino si cucinano, carne e verdure “recuperate” e offerte per chi non ha nemmeno la possibilità di cucinare…

Le verdure non commestibili e il pane raffermo vengono ammucchiati all’esterno in apposite cassette e raccolti da un contadino che li utilizza per gli animali della sua fattoria in cambio di uova fresche poi utilizzate per cucinare cibi già pronti. Un bellissimo esempio di economia circolare.

Nell’emporio dell’ecosolidarietà i bambini sono stati accolti da Licia Cosmai e Angelica veterani dell’attività, che, con grande pazienza, hanno illustrato le varie fasi del lavoro: osservazione degli indumenti dismessi portati alla Caritas, divisione tra quelli in buono stato e quelli da scartare, identificazione della taglia e del genere e infine, piegatura opportunamente disposizione sugli scaffali suddivisi secondo questa divisione.

L’ultimo workshop, ma molto apprezzato, si è svolto nel Sartoria “Storie&stoffe”: Antonella Salerno e Angela da Siena hanno potuto mostrare come il riciclo e il riuso portato avanti dai volontari operativi e creativi, guidati dalla “raffinata ed esperta” Angela, abbiano magicamente creato piccoli capolavori esposti tutt’intorno sulle pareti. I bambini si sono cimentati con ago e filo per attaccare bottoni o nastri, utilizzando l’apposita macchina e utilizzando ritagli di stoffa per creare decorazioni da attaccare alle tovagliette che hanno portato a scuola come “souvenir” del laboratorio.

“Come Caritas” ha commentato Sergio Ruggieri “siamo contenti di queste visite perché crediamo che l’educazione al consumo critico e alla lotta agli sprechi, di qualsiasi tipo, se avviata fin da piccoli, possa essere molto efficace nel formare un cittadino attento anche i bisogni dei più svantaggiati. Ringrazio quindi sia i volontari, che si sono messi a disposizione per mettere la loro competenza a disposizione dei gruppi scolastici, sia gli insegnanti che hanno pensato a noi nella loro azione educativa e di sensibilizzazione”.

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