Italo Cremona illumina la GAM di Torino e il MART di Rovereto – .

Il debutto di Italo Cremonacon la prima mostra museale in corso da allora Dal 24 aprile al 15 settembre al GAM-Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torinorappresenta l’ultima grande opera di recupero dell’arte dell’antico XX secolo. La prima mostra interamente dedicata all’artista, a cura di Giorgina Bertolino, Daniela Ferrari E Elena Volpatoprende forma dove visse fino alla morte 1979tra opere figurative, cimeli storici e oli scuri di 120 opere esposteuniti dal tema di Notte.

Il notturno, però Italo Cremona, rappresenta una condizione espressiva regolata dalla pura fantasia, dove le fantasie più profonde prendono vita nel buio delle prime e ultime ore della giornata. Stesso titolo della mostra Tutto il resto è notte fonda è una frase appartenente ad uno dei testi della raccolta Acetilenepubblicato in anni Cinquanta nella rivista Confronto Di Roberto Longhi e si riferisce alla totalità della dimensione notturna. Nella zona grigia dell’espressività del Cremona prende forma una dimensione personale dove l’onirico incontra il fantastico e l’umorismo oscuro, in una biografia dell’umanità che mette sullo stesso piano oggetti apparentemente diversi.

Un quadro complesso del vissuto personale e impersonale dell’artista che si rivela in alcune opere simbolo dell’intera mostra, come Specchio del mattino, MetamorfosiE Aria di Torinoche sono accompagnati dalle cornici testuali del romanzo distopico La coda della cometa del 1968 e i testi di Zona d’ombra del 1977. Il percorso espositivo è strutturato in 9 stanze, dedicato ai temi dell’arte di Cremona: Specchio, Trofei, Bottini, Metamorfosi, Follie, Golem, Corpi, Scene, Apparizioni. Ciascuno di questi evidenzia un oggetto, una fase, una pratica artistica specifica del periodo delle opere esposte e serve a tracciare in modo lineare un percorso temporale della mutazione del Cremona, che negli anni ha spaziato tra discipline quali arte, letteratura e cinema, ognuna di queste poi simbolicamente trasferite nelle sue opere. Il fantastico, il grottesco e il surreale trovano spazio anche nella cronologia espositiva della mostra, con una selezione di dipinti raccolti nella sala centrale, dove i colori si infittiscono e le linee si fanno più nette quanto più l’artista approfondisce la dimensione dell’assurdo .

Nella sala da pranzo è protagonista una dimensione più razionale Quinti dove i profili dei palazzi torinesi, tinti di viola, riempiono le pareti del GAM. La narrazione urbana di questa sala è un’ulteriore dimostrazione di quanto mutevole sia l’identità artistica dell’artista Italo Cremona, capace di passare dall’essere artista del possibile a ritrattista di paesaggi. Per il GAM la mostra costituisce un’apertura straordinaria della sua collezione, da cui provengono la quasi totalità dei dipinti presenti, alcuni dei quali ottenuti con l’acquisizione del Fondazione Ettore E Guido De Fornaris, e grazie alla collaborazione con alcune istituzioni museali tra cui il Mart di Trento A Roveretoda dove arriverà la mostra Dal 18 ottobre al 25 gennaio.

Grazie ad un monitoraggio a livello nazionale dell’arte del Cremonala Galleria torinese ha coinvolto anche collezioni private e gallerie come Bottari Latte E Galleria Sant’Agostino. A completamento dell’opera ricostruttiva dell’ CremonaIL Fondo Italo Cremona crea una raccolta editoriale pubblicata da Alemandì, che ripercorre la vita e l’attività dell’artista. La collezione comprende testi dei curatori, illustrazioni raffiguranti alcune sue opere e ritratti inediti.

Dal 24 aprile al 15 settembre
GAM-Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino, Via Magenta 31, Torino
info: gamtorino.it

 
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