Corteo del Primo Maggio a Trieste, la sinistra marcia per la pace e la giustizia sociale – .

Corteo del Primo Maggio a Trieste, la sinistra marcia per la pace e la giustizia sociale – .
Corteo del Primo Maggio a Trieste, la sinistra marcia per la pace e la giustizia sociale – .

TRIESTE Il corteo del Primo Maggio a Trieste è iniziato con lo squillo della vecchia tromba del signor Aurelio (“suonava la ritirata da Caporetto”, spiegò con entusiasmo).

Con la presenza, quest’anno, a livello organizzativo, della sola Cgil, mentre Cisl e Uil partecipano solo alla manifestazione nazionale di Monfalcone (dove è prevista la presenza dei segretari nazionali delle tre sigle confederali).

Il signor Aurelio con la tromba. Servizio fotografico Lasorte

Un partito operaio, quello di Trieste, in realtà più orientato a sinistra, questa volta. Mille i partecipanti al via, molti con il tradizionale garofano rosso.

Con l’ingresso di pensionati e associazioni varie, il corteo, procedendo verso il centro, raggiunge la presenza di almeno 3mila persone.

Tra la folla si riconoscono diverse associazioni, tra cui Amnesty International, Emergency, organizzazioni studentesche, per esempio. Ben visibili molte bandiere dell’Italia, della Pace, dell’Europa, della Slovenia e dell’OF (Fronte di Liberazione, la coalizione di partiti che diede vita alla Resistenza slovena il 27 aprile 1941).

insieme a quelli della Palestina. E di formazioni politiche, come Pd e M5S. I gruppi degli antagonisti, Usb e Cobas, sfilano, molto più distaccati rispetto al resto del corteo, con cori prevalentemente in opposizione “alla guerra”.

La partenza del corteo a San Giacomo. Foto Lasorte

Costruiamo insieme un’Europa di pace, lavoro e giustizia sociale“, si legge nel programma della Cgil.
Il corteo si snoda lungo il quartiere San Giacomo, verso piazza Puecher, via Molino a Vento, piazza Garibaldi (dove confluivano i pensionati) e poi Largo Barriera, via Carducci, piazza Oberdan, via Ghega, via Valdirivo, corso Cavour e Riva 3 novembre con sbarco in piazza Unità, con comizio finale del segretario generale della Cgil di Trieste Massimo Marega.

“È un evento molto popolare – ha detto Marega poco prima dell’inizio del corteo – inoltre sono presenti diverse associazioni che rappresentano il mondo legato alle realtà che si occupano di immigrazione, marginalità, sanità e disuguaglianze sociali. Altri hanno fatto scelte organizzative diverse, che noi rispettiamo”.
Tra i gruppi di antagonisti si riconoscono cori contro il Partito Democratico (rappresentato, come detto, sulla testa del serpente da vari esponenti) con l’accostamento delle iniziali del partito ad una bestemmia.

 
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