Cgil, Cisl e Uil unite “Serve lavoro, non tangenti” – .

Benevento.

Una manifestazione unitaria per il Primo Maggiocon Cgil, Cisl e Uil insieme in piazza a Beneventosotto l’Arco di Traiano come non accadeva dal 2019. E i sindacati del Sannio sottolineano soprattutto l’emergenza lavoro, invitando i politici a non rivendicare la vittoria sulla base degli ultimi dati in materia.

Luciano ValleIl segretario generale della CGIL Benevento in merito ai dati CGIA di Mestre afferma: “La situazione è drammatica, perché l’incremento, che è lievissimo, arriva dopo la crisi del 2008, quella del Covid: è un dato positivo ma una piccola flessione nel dramma del Benevento. Questo territorio perde giovani e questo significa perdere la speranza del territorio e con questo quadro non possiamo assistere a passerelle su dati che ci dicono che il lavoro sta andando bene. Bisogna guardare anche alla tipologia di lavoro: chiediamo lavoro qualificato che dia dignità”.

E il segretario generale della Uil Avellino e Benevento Luigi Simeone prima rivendica il Primo Maggio Unificato e poi attacca il Governo: “Finalmente insieme: è un segnale al territorio, sapendo che i contenziosi nazionali incidono più fortemente sulle aree interne. L’ultima volta che siamo stati qui insieme era il 2019 e i temi erano gli stessi: salari, stato sociale, Europa e oggi abbiamo gli stessi temi aggiungendo quello della pace. Sappiamo cosa ha in mente il Governo visto il consiglio dei ministri di ieri: pensare di mettersi all’opera promettendo 100 euro con la Befana è assurdo. Ho detto a mio figlio che adesso gli darò 10 euro al mese per sei mesi e questo risolve i problemi. Chiediamo gli sgravi fiscali sugli aumenti contrattuali e danno le mance, chiediamo la Procura per infortuni e omicidi sul lavoro e danno la patente a punti, sembra che siamo su due pianeti diversi”.

E il segretario generale della Cisl Irpinia Sannio Fernando Vecchione ancora: “È un Primo Maggio unito, si parlerà di giustizia sociale, di Europa della pace e del lavoro. Purtroppo il lavoro è frammentato: ogni anno il Sannio perde 4mila giovani che vanno al nord, spostando l’economia. I temi da discutere sono tanti, dal dimensionamento delle scuole alle autonomie differenziate”.

E in piazza c’era anche l’eurodeputata Pina Picierno: “Ho scelto Benevento perché c’è una rappresentanza sindacale attenta, vicina ai lavoratori e ai cittadini che promuove la lotta contro i diritti fondamentali che non vengono rispettati. Troppo spesso le persone muoiono sul lavoro e troppo spesso i diritti vengono calpestati. Per questo è fondamentale essere in piazza. I cento euro del Governo? I problemi dei lavoratori non si risolvono così, ci sarebbe molto altro da fare”.

 
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