Torino – Grugliasco24 pessima – .

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Lo dice il Rapporto regionale sui rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE) realizzato dal Centro di Coordinamento RAEE – l’organismo che sintetizza i risultati ufficiali conseguiti da tutti i Sistemi Collettivi che si occupano della raccolta presso i centri di raccolta comunali e i luoghi di raccolta organizzati dalla distribuzione e gestione dei rifiuti tecnologici in Italia – nel 2023 il Piemonte ha raccolto 23.178 tonnellate di RAEE.

Il Piemonte fa peggio della media nazionale

Rispetto al 2022 il risultato è in calo del 5,9%, in linea con il trend emerso a livello nazionale (-3,1%). Il risultato però non incide sulla classifica nazionale e la regione resta al settimo posto.

Lo stesso accade per il dato pro capite che, con una contrazione del 5,9%, scende a 5,44 kg per abitante, al di sotto della media italiana (5,92 kg/abitante), di conseguenza la regione scivola dal tredicesimo al quattordicesimo posto nella graduatoria italiana.

Il raccettati dai raggruppamenti

Dall’analisi a livello dei singoli raggruppamenti in cui vengono suddivisi e raccolti i RAEE, emerge che la riduzione dei volumi regionali dipende quasi esclusivamente dalla significativa perdita (-34,1%) di televisori e monitor (R3) che però è da considerare fisiologico in linea con il trend nazionale (-32,9%). Molto più contenuti i cali di freddo e clima (R1), che con -2,4% è sceso a 7.275 tonnellate, e di grandi bianchi (R2) che ha segnato -2% per un totale di 7.520 tonnellate.

Contribuiscono però positivamente alla raccolta i risultati dei piccoli elettrodomestici ed elettronica di consumo (R4) e delle fonti luminose (R5): i primi crescono del 10,5% per un totale di 5.164 tonnellate, le seconde del +3,8%. per un totale di 123 ton.

Raccolta per provincia: Torino pessima

La contrazione dei volumi interessa quasi tutte le province piemontesi, uniche eccezioni quelle di Vercelli e Biella i cui raccolti migliorano rispettivamente del 14,4%, per un totale di 1.295 tonnellate, e del 6,2% che porta i volumi complessivi a 755 tonnellate.

IL calo più significativo lo registra lì provincia di Torino la cui raccolta, inferiore di oltre 1.400 tonnellate rispetto al 2022 (-12,2%), scende a 10.282 tonnellate, tuttavia la provincia continua a conferire a riciclo il 44,4% dei quantitativi regionali.

Più contenuti i cali nelle restanti province: quella del Verbano-Cusio-Ossola perde il 5,1% e si attesta a 1.332 tonnellate, quella di Alessandria il 3,3% per un totale di 2.358 tonnellate, quella di Cuneo l’1,9% per un totale di 3.683 tonnellate. Pressoché stabili invece i raccolti di Asti (-0,3%), pari a 1.124 tonnellate, e di Novara (-0,1%), pari a 2.349 tonnellate.

Il Verbano conferma il suo primato

Con 8,63 kg/abitante (-5,2%), la provincia del Verbano-Cusio-Ossola si conferma prima per raccolta pro capite e tredicesima nella classifica italiana. La provincia di Vercelli consolida la seconda posizione con un pro capite di 7,80 kg/abitante (+14,5%). La crescita della raccolta provinciale vercellese è stata favorita soprattutto dal risultato dell’elettronica di consumo e dei piccoli elettrodomestici (R4) che si traduce in un dato pro capite superiore di quasi due kg (+129,4%) rispetto al valore medio nazionale (1,30 kg/abitante ). Altrettanto virtuosa è la provincia del Verbano-Cusio-Ossola la cui raccolta pro capite in questo gruppo è quasi doppia (+95,5%) rispetto alla media nazionale.

Seguono le province di Novara e Cuneo con un valore pro capite rispettivamente di 6,49 kg/abitante (-0,2%) e 6,35 kg/abitante (-1,9%). Da evidenziare che la provincia di Novara è particolarmente virtuosa anche nella raccolta di R4, con quasi un kg in più pro capite (+74,7%) rispetto al dato medio italiano.

Tutte le restanti province restano al di sotto della media nazionale: Alessandria si ferma a 5,79 kg/ab (-3,2%) seguita da Asti a 5,39 kg/ab (-0,6%) dove però raccolgono molte meno lavatrici e grandi bianchi (R2 ) rispetto al resto del Paese: per la precisione quasi un kg in meno (-42,9%) pro capite rispetto al dato medio italiano (2,07 kg/abitante). Lo stesso dicasi per gli abitanti della provincia di Torino, il cui valore pro capite scende a 4,66 kg/abitante (-12,1%), e di Biella il cui valore pro capite sale invece a 4,44 kg/abitante (+6,2%). ma non certo per il contributo di R2, la cui raccolta è ben oltre un kg pro capite (-57,4%) inferiore alla media italiana.

Raccolta per tipologia di siti

L’analisi della raccolta regionale dal punto di vista della rete infrastrutturale evidenzia che poco più dell’80% dei volumi regionali vengono raccolti presso i centri di raccolta comunali (CdR), il resto presso i centri di distribuzione (LdR).

In realtà, quella particolare incidenza di LdR deriva quasi esclusivamente dalla provincia di Torino, dove quasi il 42% dei rifiuti elettronici viene conferito dai cittadini ai negozi di elettronica di consumo. Tutte o quasi le restanti province portano invece tutti o quasi i propri RAEE al CdR.

 
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