Silvo Karo, il Chiodo d’Oro e il convegno 9b+ femminile plurale – .

Sarà il piccolo breviario laico di Acclimatare alla luce ad aprire anche questa volta la settima giornata del Trento Film Festival: quarantacinque minuti di suoni, silenzi e parole, in programma a partire dalle 7 presso la Chiesa di Santa Maria del Suffragio e ideati in collaborazione con il progetto diocesano Chiesacolori.

Alle 10.30, negli spazi di Radio Dolomiti in Piazza Duomo, appuntamento con Metamateriali e Metastrutture Multifunzionali: dialogo con Giacomo Olivieri di ELEDIA (Università di Trento) sulle modalità con cui gli edifici possono essere resi più “intelligenti” e green dal punto di vista energetico , acustica, sismica e connettività.

Alle 12.15, nel salotto letterario MontagnaLibri, il direttore della rassegna cinematografica Mauro Gervasini e i registi ospiti del festival presenteranno i film della giornata, guidando il pubblico alla scoperta delle proiezioni, nel corso del tradizionale appuntamento Cosa vedi oggi?

Alle ore 16 la Casa della SAT sarà teatro di uno Story Trekking davvero speciale. 70 anni fa: la Casa della SAT è… della SAT è una visita guidata a Palazzo Saracini-Cresseri, ideata in occasione dell’anniversario dell’acquisto del palazzo. Il bibliotecario accompagnerà i visitatori alla scoperta di tutte le meraviglie e i segreti di questo palazzo cinquecentesco dalle fondamenta medievali. Andrà alla scoperta delle testimonianze architettoniche, ma anche delle sue decorazioni e dello straordinario patrimonio culturale legato alla montagna che in essa è custodito.

Sempre alle 16, ma nel salotto letterario di MontagnaLibri, la presentazione, per Destinazione… Irlanda, del libro La colonia di Audrey Magee (Bollati Boringhieri). L’autrice, in dialogo con Elena Tonezzer, racconterà al pubblico il suo ultimo lavoro: una straordinaria riflessione sulla violenza coloniale e su come essa riesca a insinuarsi, camuffata, anche nei rapporti più civili.

Alle 16.30, nello spazio Radio Dolomiti in Piazza Duomo, è in programma l’incontro dal titolo La biodiversità alpina tra cambiamenti climatici e pressioni antropiche, con la partecipazione di Luca Pedrotti, coordinatore scientifico del Parco Nazionale dello Stelvio. È il più grande parco nazionale alpino italiano, capace di ospitare un ricchissimo mosaico di paesaggi, fauna e flora, plasmati nei secoli dalla storia dell’uomo, avente come obiettivo primario lo studio e la conservazione delle risorse naturali.

A partire dalle 17.30, tre appuntamenti tutti dedicati all’arrampicata sportiva.

Il convegno 9b+ femminile plurale si svolgerà presso l’Aula Kessler, presso il Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale dell’Università di Trento. Wafaa Amer, Lucia Capovilla, Marta Manzoni, Riccarda de Eccher e Alessia Tuselli racconteranno la storia dell’arrampicata femminile: le donne, negli anni, hanno dimostrato di poter competere ad armi pari con il mondo maschile. Preziose, in questo senso, sono le testimonianze dirette della scalatrice Wafaa Amer e della scalatrice paralimpica Lucia Capovilla.

Negli spazi del salotto letterario di MontagnaLibri, invece, Pietro Dal Prà presenterà il suo libro, vincitore della sezione Alpinismo e Sport di Montagna al Premio ITAS 2024. Adam lo scalatore, edito da Versante Sud, è un’opera co-scritta che racconta il più grande scalatore di tutti i tempi, Adam Ondra. Uno sguardo attraverso le salite memorabili della sua carriera, capace di svelare la cultura, i gusti e gli stili di vita del fuoriclasse ceco.

Infine, nella prestigiosa cornice della Sala di Rappresentanza di Palazzo Geremia, l’incontro della Corda del Futuro. In questa occasione verrà assegnato il Chiod d’Oro, riconoscimento che da vent’anni tradizionalmente viene assegnato ad alpinisti e scalatori capaci di interpretare con le loro scalate e il loro stile di vita i valori fondanti di SOSAT.

Alle 19, negli spazi del MUSE, Erri De Luca presenterà il suo libro Discorso per un’amica (Feltrinelli), in dialogo con Alberto Faustini. L’evento, in collaborazione con Montura, vedrà l’autore ripercorrere le commoventi pagine della sua amicizia con l’alpinista Diego Zanesco, scomparso sulla Tofana di Rozes il 30 luglio 2023. De Luca darà così voce alle passioni comuni, ripercorrendo le parole e muri scalati insieme, attraverso pagine piene di gratitudine, che intendono “contraddire” l’assenza dell’amico.

Per la rubrica Un’ora per acclimatarsi, sempre alle 19 ma in piazza Cesare Battisti, Lavinia Laiti dell’APPA, Matteo Bortolini di Sant’Orsola, Loris Bonato dell’ITAS e Alessia Felicetti di Felicetti si confronteranno sul tema Agricoltura ed eventi estremi: come adattarsi . Gli agricoltori sono in prima linea nella lotta contro la crisi climatica, come testimoniano le recenti proteste in tutta Europa: collegare la scienza all’esperienza di chi lavora sul territorio, e trovare nuove strategie di adattamento all’aumento delle temperature, è più importante che sempre indispensabili per affrontare un nuovo clima, senza lasciare indietro nessuno. In caso di maltempo l’evento si svolgerà nel salotto letterario di MontagnaLibri, in Piazza Duomo.

Alle 20.30, proprio Piazza Cesare Battisti diventerà teatro del dj set Green Vibes, suoni sostenuti e sostenibili con Radio Dolomiti.

Alle 21, nella Sala della Filarmonica, l’attesissima serata di alpinismo leggero e veloce con Silvo Karo, che racconterà al pubblico le grandi imprese sulle pareti di Fitz Roy, Cerro Torre, Torre Egger e Bhagirathi, pietre miliari della sua carriera . Il campione sloveno ha seguito non solo le tendenze dell’alpinismo d’avanguardia, ma anche la sua personale predilezione per l’arrampicata leggera e veloce.

In evidenza | Programma cinematografico
Uno sguardo ai film da non perdere in questa settima giornata di Festival.

In Concorso, segnaliamo le anteprime italiane di La bête intime di Samy Pollet-Villard (Multisala Modena, Sala 3, ore 21, alla presenza del regista): la storia della famiglia Marchand, che vive vicino alle Alpi e ha dedicato si dedicano alla caccia da generazioni, secondo rituali rigidamente controllati e ispirati ad un armonioso equilibrio con la natura circostante. Nella stessa proiezione, e sempre tra i film in concorso, l’altra anteprima nazionale di Recordings of a Weather Camera di Bernhard Wenger, un documentario in cui una telecamera meteorologica installata per mostrare maestosi panorami montani, si ritrova invece a filmare un panorama di abomini umani , in una stazione sciistica nelle Alpi austriache.

Per la sezione Anteprime, il programma propone Xue Bao (Leopardo delle nevi), opera postuma di Pema Tseden (Supercinema Vittoria, ore 21.30) che racconta un’affascinante storia di convivenza tra uomini e animali. Nel film, infatti, una troupe televisiva della prefettura cinese tibetana raggiunge in alta montagna un allevatore, che ha catturato un raro esemplare di leopardo delle nevi dopo la scomparsa di nove dei suoi arieti. Insieme agli operatori c’è un giovane monaco, convinto di avere un legame speciale e spirituale con il mondo degli animali, in particolare con quello felino. L’allevatore, però, non vuole sentire ragioni: per lui il leopardo deve essere ucciso, altrimenti i suoi recinti ci rimettono.

Per la sezione Terre Alte, Ciaspolando nella storia di Lorenzo Pevarello (Supercinema Vittoria, ore 19.15), presentato in anteprima italiana, documenta come la Ciaspolada – la famosa corsa con le ciaspole ai piedi, che dal 1973 si svolge ogni anno a Val di Non – rappresenta non solo uno sport e un’opportunità turistica, ma anche un prezioso baluardo di storia sociale, rappresentando il territorio in cui si svolge. Sempre per Terre Alte, Bergfahrt di Dominique Margot (Multisala Modena, Sala 3, ore 14.45), altra anteprima nazionale, è la denuncia di come la montagna chieda aiuto: dopo anni di turismo di massa sulle Alpi un ripensamento potrà avvenire, seppure in modo graduale?

Per la sezione Orizzonti vicini, A fugace sguardo di Mattia Dallapiccola, In apnea di Diego Tenan, Nicola Girardon e Marialuisa Waldner e Bostrico di Giovanni Bez saranno proiettati in anteprima nazionale (Multisala Modena, Sala 3, ore 16.45), alla presenza di tutti i direttori. Il primo documentario è uno sguardo alla Lagorai Mountain Race, nato dal desiderio di condividere un ricordo e, allo stesso tempo, dalla fatica e dal desiderio di spingere un po’ più in là i propri limiti, consapevoli che ogni momento va vissuto appieno. L’apnea offre invece un breve ritratto della vita e delle vite di un piccolo paese di montagna: Ezio e Andrea devono fare i conti con un lavoro che non lascia respiro mentre cercano di vivere in un luogo che sembra perfetto. Bostrico, infine, appare come una riflessione su quei lembi di bosco che, dopo la tempesta Vaia, non esistono più. Segnaliamo inoltre l’anteprima nazionale de Il ritorno del lupo di Tommaso Merighi e Niccolò Barca (Multisala Modena, Sala 3, ore 19, alla presenza dei registi), un documentario che esplora il fenomeno del ripopolamento delle Alpi da parte di questo grande carnivoro. Apparentemente è una storia di successo, nel bel mezzo di quella che molti scienziati chiamano la sesta estinzione di massa. Eppure, non tutti sono d’accordo.

Per la sezione Alp&Ism, A Gift from Kei Taniguchi di Tetsuya Okamoto e Toshiko Tozawa (Supercinema Vittoria, ore 15) è un film in anteprima italiana che affronta i temi dell’amicizia e del superamento del lutto. Sullo sfondo il Mount Hunter, in Alaska, i 4.000 metri più difficili del Nord America, che Akihiro Oishi e Hiroki Suzuki si apprestano a scalare. Sempre per Alp&Ism e in anteprima nazionale, Deepfreeze di Yannick Boissenot (Multisala Modena, Sala 3, ore 18.45) racconta il tentativo di tre giovani alpinisti francesi sulla Walker Directissime alle Grandes Jorasses, via aperta nel 1986 da Patrick Gabarrou e HerveM Bouvar e mai più ripetuto. Una proiezione che fa il paio con l’altra anteprima italiana della sezione: Derrière l’exit di Adelin Benard, un documentario che intende condurre lo spettatore all’esplorazione del mondo del base jumping, rifiutando ogni spettacolarizzazione mediatica dello stesso.

Da segnalare anche le anteprime nazionali di Tales of Jan Mayen di Hugo Pettit e Eötvös Expedition di Bence KaMtai (Supercinema Vittoria, ore 17), alla presenza di entrambi i registi. Se il primo film è incentrato sulla storia di un equipaggio che salpa verso la remota isola artica di Jan Mayen nel tentativo di ripercorrere le imprese della spedizione britannica che scalò il monte Beerenberg nel 1921, il secondo illustra l’analogo tentativo di un gruppo di gli alpinisti scalano – con la stessa attrezzatura dell’epoca – le vie aperte all’inizio del ‘900 da due sorelle ungheresi nelle Dolomiti.

Infine, per la sezione Destinazione… Irlanda, sarà proiettato An Béal Bocht (La bocca pura) di Tom Collins (Multisala Modena, Sala 1, ore 15), adattamento animato dell’unico romanzo che Flann O’Brien ha scritto in gaelico: un satira pungente sulla storia della vita di un giovane Gael, che ripensa al suo passato dalla prigione di Sligo.

 
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