Esami patente agevolati, scattano quattro misure cautelari dal gip di Brescia nell’ambito di una lunga indagine della polizia provinciale, della polizia stradale e della guardia di finanza. Quattro coinvolti sono indagati per aver costituito un’associazione per delinquere finalizzata all’ottenimento di patenti di guida di tipo B e carte di abilitazione alla guida (cd CQC) per la guida professionale di mezzi pesanti per conto terzi.
Jonathan Locatelli è finito in carcere, Annibale Gavazzoni e Antonio Governucci sono stati messi agli arresti domiciliari e Marianna Nervi è stata costretta a presentarsi alla polizia giudiziaria.
Al centro un’autoscuola a Verolanuovanella Bassa bresciana, e il cui titolare Jonathan Locatelli, titolare di altre tre autoscuole, è stato arrestato ed è in carcere. Sequestrato un milione di euro. È emerso un sofisticato sistema di telecamere e auricolari che permetteva ai membri di superare gli esami per ottenere la patente di guida. Le persone indagate sono oltre 60.
La conferenza stampa di questa mattina – © www.giornaledibrescia.it
“E una storia che incide sulla sicurezza dei trasporti. È stato scoperto un sistema che i motori civili non sono in grado di prevenire nonostante siano emersi metodi conosciuti”. Lo ha dichiarato il procuratore capo di Brescia Francesco Prete.
«Le quattro autoscuole legate allo stesso titolare ora in carcere erano la raccolta di aspiranti camionisti provenienti da tutta Italia che venivano nel bresciano per sostenere le prove» ha spiegato il procuratore capo di Brescia. «Sono circa 2mila le licenze sospette che analizzeremo. Molti patentati non sanno nemmeno parlare italiano”.
Chi ha sostenuto l’esame indossava microcamere collegate all’esterno e le risposte sono state inviate via auricolare da un suggeritore residente a Napoli e da questa mattina agli arresti domiciliari. «C’era un prezzo fisso: variavano dai 2mila ai 5mila euro» ha precisato il pubblico ministero Marzia Aliatis.
