Vittoria non banale contro il Pisa, adesso è vietato fare carta da parati al Tardini – .

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CREMONA – Complimenti a Fabio Pecchia, che dopo il Cremo ha portato anche il Parma in Serie A, alimentando la sua fama di specialista in promozioni. Gli faremo i complimenti di persona, visto che siamo invitati alla festa gialloblù. Giusto per prepararsi al meglio al pomeriggio di gala che vi aspetta al Tardini, la squadra di Fa schifo contro il Pisa ottiene una vittoria non banale, perché rimette sulla retta via il Cremo dopo aver sbagliato l’uscita alla rotonda veneta. Dicono che una squadra è fortunata se ha un centravanti che segna. Ma al Cremo, contro il Pisa, servivano proprio due centravanti che facessero gol, visto che doveva vincere due volte la partita.

Ciofani aveva buttato al vento il primo vantaggio, abitudine che sarebbe meglio eliminare finché c’è ancora tempo. E allora Stroppa ci ha provato con la staffetta in mezzo Daniele E Massimo Coda. Una staffetta che non diventerà famosa come quella di mezzo Mazzola E Rivera ai Mondiali di Città del Messico, ma a differenza di quell’altro ha funzionato alla grande. Perché dopo il rigore segnato con sicurezza da Ciofani, che in passato aveva spesso litigato con il dischetto, Anche il Lider Massimo ne approfitta per tornare a segnare. E che gol, una punizione maestosa che finisce dritta nella porta di Nicolas e finisce in copertina. Due gol su calci piazzati, verrebbe da dire arricciando il naso. Sì, ma una vittoria senza ombre, visto questo Nicola è stato molto più impegnativo di sarò.

All’inizio Fa schifoper dare una scossa dopo Venezia, ha scritto nella lista nomi che non c’erano da tempo, quelli di Buon aiuto e di Ciofani. Il primo tempo grigiorosso è stato vigoroso e attento, anche se le vere invenzioni sono arrivate dall’arbitro Volpi, che solo guarda caso non ha causato disastri. A cominciare dal rigore soleggiato Buon aiutoper il quale era necessario il VAR. Nell’intervallo, giro d’onore per le vecchie glorie dell’84la squadra Mondo che riportò il Cremo in Serie A dopo mezzo secolo circa.

Quasi intimidito dal confronto con un simile passato, Cremo rimase confuso, e il disordine Zanimacchia la rimanda al box di partenza come nel gioco dell’oca. Ma ha saputo ripartire, e ha finito per vincere tutto sommato con merito. A due giornate dalla fine la lotta sembra limitata agli ultimi due posti playoff. Allora tanto vale allenarsi un po’: con la classifica attuale il Cremo giocherebbe la semifinale contro la vincente di Catanzaro-Brescia. Ma ci sarà tempo per pensarci, per ora l’obiettivo non è fare tappezzeria al Tardini. Certo sarà giusto fare i complimenti a Pecchia, ma poi facciamo in modo che il 2 giugno tocchi a lui ricambiarli.

 
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