«È stato un colloquio molto cordiale e il Papa, anche se stanco, ha trascorso con noi due ore e mezza dimostrando grande disponibilità»: è già iniziata l’udienza che il Santo Padre ha concesso ai vescovi siciliani in occasione della visita ad limina nei ricordi più belli di Monsignor Giuseppe La Placa. Il vescovo ha avuto modo di presentare brevemente la Diocesi di Ragusa e ricordare come sia la più giovane d’Italia, che si appresta a celebrare i suoi 75 anni di fondazione e 70 di autonomia. Monsignor La Placa, salutando il Papa, ha rinnovato anche l’invito a essere presente a Ragusa il prossimo anno, in occasione del Giubileo per il 75° anniversario di fondazione della Diocesi. «Il Papa – ha detto il vescovo – ha risposto con un sorriso e con il “vedremo, vedremo”. Sappiamo che la sua agenda dovrà tenere conto delle sue condizioni di salute e sappiamo bene che non sarà possibile vederlo a Ragusa il prossimo anno ma sono certo che la sua preghiera e la sua attenzione ci accompagneranno sempre”.
Nel corso dell’udienza, il vescovo ha rivolto al Papa anche una domanda specifica relativa a quelle persone e coppie che si trovano, secondo il diritto canonico, in una condizione di irregolarità. Monsignor La Placa, in particolare, ha chiesto se in certi casi sia possibile ammettere come madrine e padrini coloro che si trovano in queste condizioni. «Il Papa – ha sintetizzato il vescovo al termine dell’udienza – non ha risposto direttamente ma ha fatto un cenno di assenso con la mano e, poi, nel corso del suo discorso ha parlato di accogliere chi vive in situazioni di sofferenza, di accompagnare senza condannare , a fare sempre il giusto discernimento e a tenere sempre presente la Misericordia di Dio”.
Si conclude la visita ad limina dei vescovi siciliani al Santo Padre. Nei giorni scorsi i vescovi siciliani hanno avuto modo di celebrare e pregare insieme sulle tombe degli apostoli e hanno avuto incontri con i capi dei Dicasteri della Curia Romana. Il passaggio alla Segreteria di Stato dà il senso anche del rapporto con le istituzioni: sul tavolo ci sono relatori, pastorale giovanile, scuole cattoliche e sanità. Ieri, mercoledì 1 maggio, i vescovi si sono recati in pellegrinaggio alla basilica di Santa Maria Maggiore e, nel pomeriggio, hanno celebrato i Vespri nella chiesa di Santa Maria Odigitria, detta la chiesa siciliana.
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Autore
Alessandro Bongiorno Giornalista, direttore della Gazzetta del Sud e condirettore di Insieme. Ex presidente del gruppo Ragusa Fuci, è laureato in scienze politiche.
