Il giornalista Domenico Lanciano, fondatore nell’aprile 1982 e animatore dell’associazione culturale “Calabria Prima Italia”, ha recentemente avanzato la proposta di erigere davanti all’aeroporto di Lamezia una statua di Re Italo, colui che ha dato il nome all’Italia nella zona dell’Istmo circa 3500 anni fa. Ora propone di chiamare “Prima Italia” la futura città della conurbazione tra Catanzaro, Lamezia e i Comuni dell’Istmo.
E, dal Molise dove si considera in esilio, spiega il perché nel modo seguente.
Quell’Istmo che – come scrivevano i più antichi storici e geografi – una carovana poteva percorrere e attraversare in appena mezza giornata di cammino… quel tratto di territorio della penisola italiana che risulta essere il più corto o il più stretto tra un mare e l’altro. Tanto che qualcuno sta già pensando di chiamare questa conurbazione “Città dei due mari”… una definizione un po’ generica, come quella di “Città dell’Istmo”. E così via >>.
Poi continua:
Le radici e la storia più antiche possono intervenire per chiarire la natura di un luogo così come di una persona. In effetti, se ci basiamo sulle origini e sulla storia, la scelta sembra inevitabile, poiché questa zona dell’Istmo è la zona dove è nato il nome ITALIA. Detto questo non sarebbe certamente opportuno adottare il nome ITALA poiché esiste già un comune con quel nome sul versante ionico della provincia di Messina. Probabilmente sarebbe utile chiamarla “CITTÀ D’ITALIA”… oppure “PRIMA ITALIA”.
Se “Città Italia” sembra evocare la catena di negozi “Piazza Italia”… il termine PRIMA ITALIA è inequivocabile, poiché significa soltanto che questo è il luogo dove è nato il nome Italia, il territorio dove è nata l’Italia, appunto la PRIMA ITALIA. D’altronde il Comune di Catanzaro, oltre un decennio fa, aveva timidamente tentato di rivendicare a sé la nascita dell’Italia, anche con una specifica pagina web ancora oggi visitabile e leggibile “https://www.comune. catanzaro.it/catanzaro-dove-nacque-il-nome-italia/ “ …ma anche con un mega cartello stradale (poi rimosso, non si sa perché) davanti al tunnel del Sansinato per darvi il benvenuto nella città dei tre colli , capoluogo della Calabria >>.
Poi sostiene:
Inoltre, per quanto bello, il nome Calabria non è nemmeno nostro poiché apparteneva alla Puglia meridionale già in epoca romana. PRIMA ITALIA però è tutta nostra e nessuno ce la può togliere, anche se anche qui si registrano diversi tentativi di contraffazione e appropriazione indebita un po’ ovunque nel centro-sud Italia… un motivo in più per decidere di intervenire! >>.
E conclude:
Dobbiamo dare tempo ai calabresi, dentro e fuori i confini, e soprattutto alle istituzioni per riscoprire i loro valori più antichi, il loro orgoglio più legittimo e quella dignità attualmente carente o non ancora all’altezza delle loro tradizioni storiche, geografiche e culturali. .
Nutro quindi l’auspicio che CALABRIA PRIMA ITALIA si realizzi in tutte le sue sfaccettature, compresa la denominazione di PRIMA ITALIA conurbazione dei Comuni dell’Istmo tra il Mar Ionio e il Tirreno>>.
