GUERRA RUSSIA-UCRAINA / 2 – IL DIBATTITO — Sito dell’Ufficio Stampa del Comune di Modena – .

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L’approvazione delle due mozioni che chiedono al Governo di rilanciare l’azione diplomatica sul conflitto tra Russia e Ucraina, presentate da Modena Sociale-Indipendenza! e Pd, è stato preceduto da un dibattito aperto dal Movimento 5 Stelle. Il gruppo sostiene che l’unica via d’uscita dal conflitto è attraverso i negoziati di pace. È stato precisato, infatti, che qualsiasi altra strategia, come quella militare, porta solo distruzione, nonché, nello specifico, ingenti spese per il Governo italiano che “promette” limitate forniture militari all’Ucraina, alimentando, di fatto, la persistenza della guerra.

Per Lega Modena l’Italia deve fare di più per la pace, nel solco della sua tradizione diplomatica. Ma oggi assistiamo ancora ad una “pericolosa” escalation militare, dove a guadagnarci qualcosa, è stato sottolineato, sono solo le industrie degli armamenti. Per il gruppo, in particolare, un vero cambio di strategia potrà avvenire solo con l’elezione del nuovo presidente degli Stati Uniti e con la conseguente apertura di un dialogo con la Russia che attualmente manca.

Il Gruppo indipendente di Modena ha inoltre evidenziato come l’Italia e l’Europa risentano della “pianificazione bellica” dell’amministrazione americana, mentre, al contrario, è necessario assumere posizioni attive e neutrali, come quelle assunte, anche in ambito Nato, dalla Turchia e Ungheria. I due Paesi, infatti, hanno promosso, in passato, un tentativo di mediazione tra Russia e Ucraina, uscendone rafforzati anche da questa posizione.

Modena Social-Indipendenza! ha voluto sottolineare che il costo complessivo degli aiuti militari italiani all’Ucraina, secondo un rapporto dell’Osservatorio Milex, raggiungerebbe quasi il miliardo di euro, non contribuendo, di fatto, alla nascita di quel grande dibattito sulla pace che si sente Bisogno.

Per l’Europa Verde è necessario un cambio di passo, mettendo sul tavolo il buon senso e la voglia di pace. Infatti, ricordando il suo sostegno iniziale alla difesa militare dell’Ucraina, il gruppo ha precisato che, due anni dopo, la situazione è sempre più pericolosa, poiché la vendita di armi è un “forte” deterrente alla pace. Occorre quindi lavorare per avviare negoziati “seri”, con l’obiettivo di fermare il conflitto.

Per i consiglieri del PD la complessità del conflitto impone di non assumere una posizione acritica né sul versante del sostegno militare né su quello della pace. Solo così, è stato chiarito, è possibile lavorare verso una pace “giusta”, in cui l’Unione Europea possa tornare a svolgere un ruolo centrale sul piano diplomatico, contribuendo a cambiare le sorti dei conflitti in corso.

 
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