Legambiente Foligno lancia una serie di proposte per il nuovo governo locale. In vista delle elezioni amministrative del prossimo giugno, il club locale guidato da Marco Novelli ha stilato il “Manifesto Legambiente per il prossimo governo del comune di Foligno” che delinea le sfide ambientali che il territorio dovrà affrontare nel prossimo periodo.
Come riportato nel documento, “la crisi climatica sta colpendo particolarmente l’area del Mediterraneo, con eventi meteorologici estremi che hanno già superato la soglia di allerta. L’Europa e l’Italia si stanno riscaldando due volte più velocemente del resto del mondo. Foligno è la terza città nel cuore verde, e siamo penultimi in Umbria per scelte ecosostenibili (poche energie rinnovabili, troppi rifiuti, strade pericolanti, dispersione idrica e scarsa qualità dell’aria). Le non scelte degli ultimi anni – si legge nel documento – hanno un forte impatto anche sull’andamento climatico, gli effetti sono molteplici e non riguardano solo le ondate di caldo estivo o i fenomeni atmosferici. Ce ne sono molti altri, più silenziosi ma ugualmente dannosi: la riduzione delle risorse idriche, l’aggravarsi dei rischi per la produzione agricola, i danni agli ecosistemi e alla biodiversità, gli incendi boschivi e tanti altri. L’obiettivo dell’Accordo di Parigi è contenere il riscaldamento globale al di sotto della soglia critica di 1,5°C entro la fine del secolo. Sia a livello locale che globale, sono necessarie politiche ambiziose di mitigazione e adattamento”.
Di qui, quindi, la necessità di definire cosa si deve fare e cosa non fare per il futuro della città, a partire dal “no” alla Variante Sud, “la cui utilità per la viabilità locale – spiegano – è limitata e quale al contrario ha un impatto dannoso sul suolo, sulla natura e sulle comunità”. Per passare poi a un altro “no”, quello del consumo di nuovi terreni con asfalto e cemento: “Foligno – dichiarano al riguardo – ha molte strade e asfaltati ma anche edifici non utilizzati o da ristrutturare, compresi quelli pubblici”. Tra le cose da non fare “costruire nuovi centri commerciali in zone periferiche che, oltre a consumare suolo, sono raggiungibili solo in auto”, mentre vanno combattuti i parcheggi selvaggi “che – dichiarano – ci rubano spazio e sicurezza”.
Tra le buone pratiche da seguire, però, vi è la cura dello spazio urbano, in particolare del fiume Topino, del patrimonio di verde pubblico cittadino, del centro storico e anche interventi di spavimentazione di cemento e asfalto. E ancora, dare spazio alla socialità con edifici, eventi e progetti; garantire una mobilità meno dipendente dall’auto, fornendo “un trasporto pubblico urbano dignitoso e funzionale”; ampliare la rete di ricarica per auto, scooter e bici elettriche; liberare gli ingressi scolastici dalle auto; rendere più efficienti gli edifici e le case, dando “gambe – sottolineano – agli incentivi nazionali per passare dalle energie fossili a quelle rinnovabili”. Sul fronte dei rifiuti, la proposta avanzata è quella di portare il sistema di raccolta a domicilio su tutto il territorio comunale applicando una tariffazione puntuale per premiare i comportamenti virtuosi. Infine, implementare un turismo che valorizzi il territorio, tenendo conto delle caratteristiche e delle esigenze del luogo.
“La transizione ecologica – spiega Marco Novelli – non è solo una sfida ma una necessità urgente da attivare anche nel nostro territorio, perché il cambiamento climatico è ormai un problema domestico: nelle nostre campagne, in città e nelle nostre montagne. Legambiente – prosegue – ha sempre avuto un ruolo attivo e propositivo, per questo, utilizzando l’approccio scientifico che ci contraddistingue, ci piace partecipare alla vita pubblica cittadina proponendo azioni concrete e realizzabili per tutelare la salute del nostro territorio fatto di ambiente. e cittadini”.
