di Giorgia Olivieri
Riparazioni di piccoli e grandi elettrodomestici proposti, corsi di cucito e corsi per imparare a riparare oggetti, formazione sull’impatto dei rifiuti: sono solo alcune delle attività svolte dal Repair Café del Coordinamento Umbria Rifiuti Zero. I volontari dell’associazione sono attualmente ospiti della Cooperativa Densa in Strada dei Loggi a Perugia, ma cercano un ambiente più ampio dove poter realizzare nuovi progetti, tra cui la biblioteca di oggetti.
Storia La storia del Repair café inizia nel 2017 a Orvieto, ma la storia di queste associazioni è nata in Olanda e se ne contano più di 3mila nel mondo. In Umbria questa forma di volontariato ambientale è nata con il Coordinamento Rifiuti Zero, che opera in modo itinerante fino al 2021. «Siamo andati dove ci invitavano, siamo andati anche in uno studio privato a Gubbio, piano piano si sono avvicinati altri riparatori, adesso ci sono 9, ognuno con la propria specializzazione», racconta la volontaria Annarita. «Gli oggetti possono avere un alto valore affettivo, tutti noi abbiamo qualcosa che ci ricorda chi non c’è più. Tra i volontari si genera un clima di amicizia, solidarietà e socialità”, racconta Michele. Nel 2022 il Repair Café ha contribuito a risparmiare 114 chili di rifiuti, con un successo di riparazione del 77%.
Una nuova casa Tre anni fa abbiamo poi conosciuto la Cooperativa Densa, nella persona di Giulia. «Durante il mercato Brocante ho conosciuto i Repair Café e abbiamo voluto ospitarli per un anno a nostre spese nei locali di via Loggi, grazie anche a un progetto della Fondazione Perugia», spiega Giulia. Questo progetto si concluderà nel giugno 2024 e la cooperativa rappresenta un’opportunità per intervenire in quegli spazi in modo diverso. «Abbiamo rinnovato l’accoglienza per il Repair ma vogliono uno spazio tutto loro, credo che l’amministrazione debba occuparsi di questo progetto. In un’ottica di accordi di collaborazione per il bene comune, si potrebbe garantire che Rifiuti zero Umbria si occupi di uno spazio a titolo gratuito”, continua Giulia.
La libreria di oggetti Tra gli obiettivi dei volontari di Repair c’è anche quello di creare una biblioteca di oggetti: «Divenendo socio dell’associazione affitto l’oggetto che mi serve per un certo numero di giorni e poi lo restituisco. A Bologna, la città di cui stiamo parlando, la biblioteca oggetto è convenzionata con il Comune per l’utilizzo della tessera della biblioteca. Per realizzare questo progetto è però necessario il dialogo con le istituzioni”, spiega Michele.
Dall’Umbria alla Nuova Zelanda Nell’autunno del 2022 i volontari del Repair Café sono stati ospiti a Bruxelles per il FixFestival, che riunisce realtà dal mondo zero rifiuti, durante il quale è arrivato anche un invito dalla Nuova Zelanda. Oltre ai due incontri al mese in Strada dei Loggi, il prossimo il 3 maggio, «abbiamo presentato alla chiesa valdese un progetto per portare i nostri corsi nelle carceri e c’è in corso una mostra con i rifiuti trasformati in arte con Coop Collestrada . Abbiamo tenuto spesso lezioni nelle scuole, nei licei di Gubbio, ma anche fuori regione, il 29 maggio saremo a Cascia alle elementari”, raccontano i volontari. Collaborazioni anche con altre realtà solidali del territorio, come Riciclamiche e il Kneat café solidale. Realtà che si incontrano e cercano di fare rete, in un clima di scambio non solo di oggetti ma anche di esseri umani, per un modello di cittadinanza attiva.
