l’Audace Cerignola possibile mina vagante – .

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Due stagioni di seguito Lega Pro dopo più di 80 anni, altrettante le partecipazioni ai playoff. A Cerignola sia i tifosi che la proprietà del club non possono che ritenersi soddisfattiGrassetto dopo questo biennio tra i professionisti. Dopo lo storico quinto posto da neopromossa dello scorso anno, la squadra gialloblù si è confermata anche quest’anno, classificandosi al settimo posto e arrivando così, ancora una volta, ai play-off promozione. A differenza di un anno fa, quando la qualificazione per il playoff è stato raggiunto con tre turni d’anticipo, l’aritmetica di questa stagione ha giocato un ruolo decisivo nell’ultima giornata con Giugliano. E contro il Giugliano, scherzo del destino, esordirà al Lotteria l’Audace Cerignola playoff 24/25a partire dal primo turno della fase a gironi.

Alti e bassi, ma l’obiettivo playoff è raggiunto: la prestazione del Cerignola

Settimo posto a quota 53, frutto di 12 successi, 17 pareggi e 9 sconfitte. Questo è il punteggio dellaCerignola audace al termine della stagione regolare, per un campionato vissuto tra alti e bassi e caratterizzato, a dir poco, da diversi infortuni. Dopo tre anni con Michele Pazienza al timone, l’azienda del presidente Grico ha deciso in estate di ripartire da Ivan Tisci, alla sua prima esperienza da allenatore nel calcio professionistico. Dopo le prime 9 giornate, i pugliesi hanno ottenuto 3 vittorie e 6 pareggi, scendendo a Avellino solo a fine ottobre. Una sconfitta che, in realtà, però, non ha fatto scomparire tutto quanto di buono era stato fatto fino a quel momento. I gialloblù si arrendono poco dopo solo con Casertana e Picerno, ottenendo risultati positivi fino a dicembre. Soprattutto, la vittoria nel derby contro Foggia.

Crediti: Audace Cerignola

Il primo turno si è concluso all’ottavo posto con 28 punti, ma il secondo turno ha visto una prestazione piuttosto altalenante che si è rivelata fatale per l’ormai ex tecnico Tisci. Solo due vittorie da gennaio a inizio marzo, i playoff sono sfuggiti di mano e la società ha optato per la separazione con l’ex Fasano. Decisivo il ko nel derby con il Monopoli. Nelle ultime 7 giornate la panchina è stata poi affidata a Giuseppe Raffaele. L’esperto tecnico siciliano ha cambiato volto all’Audace disegnandola con un 3-5-2 e riuscendo così a dare una vera e propria svolta alla stagione. Dopo l’amaro esordio a Catania, sono state 4 vittorie, un pareggio e una sconfitta. Ma è il gioco a prendere una piega ben diversa e a riportare entusiasmo nell’ambiente. Più verticalizzazioni, tanta propensione ad attaccare, pressing alto, miglioramento nella rifinitura e diversi uomini portati in zona offensiva. Raffaele cambia il volto del Cerignola, riporta serenità, valorizza il gruppo e dà una certa identità alla squadra, componenti fondamentali che riportano quindi la squadra in zona playoff. Lì, dove martedì 7 maggio affronterà Giugliano nel primo turno.

Da Ligi a Capomaggio, passando per D’Andrea: gli interpreti del 3-5-2 di Raffaele

Riavvolgendo il nastro della memoria, impossibile non ricordare il collaudato 3-5-2 di Pazienza delle stagioni precedenti. Finito il matrimonio con Tisci, che aveva optato per il 4-3-2-1, l’Audace Cerignola è stata ridisegnata con la formazione dell’attuale allenatore dell’Avellino. Con Raffaele si torna alla difesa a tre, con i due quinti di centrocampo a completare il trio centrale e i due punti di riferimento davanti che aiutano comunque la squadra abbassandosi e giocando dalla sponda. In porta nelle ultime gare c’è stato l’alternanza Barosi-Krapikas, mentre in difesa è stato fondamentale il rientro di Ligi. L’ex Triestina, dopo quattro mesi di assenza, ha ripreso il 14 aprile le chiavi della retroguardia, completando il pacchetto difensivo con Visentin e Gonnelli.

Crediti: Audace Cerignola

Capitan Allegrini e Martinelli, i due difensori di assoluta esperienza a cui Raffaele può ancora fare riferimento. Capomaggio è l’uomo in più dell’Audace nel ruolo di play, mentre Tascone e Sainz-Maza sono i centrocampisti intoccabili. Coccia e Tentardini sono le due ali, con Russo vice. Infine, l’attacco. Giancarlo Malcore, anche a causa di qualche problema fisico, non è partito dal 1′ nelle ultime 5 giornate, favorendo quindi la coppia D’Andrea-Vuthaj. I due ex Foggia sono protagonisti con gol e ottime prestazioni e sembrano essere in pole per i rispettivi scudetti anche per i playoff. Playoff, nei quali l’Audace Cerignola vorrà sicuramente dire la sua e non vorrà restare a guardare. “Non vogliamo partecipare, vogliamo vincere.” Così Raffaele dopo il 2-1 inflitto al Foggia. Parole importanti, che sicuramente risuonano nell’ambiente gialloblù. È un Cerignola che ha ritrovato fiducia e che arriva a questi playoff volando sulle ali dell’entusiasmo, nel suo momento migliore e senza nulla da perdere. Non vestirà certo i panni di una semplice comparsa, quello di una mina vagante è più che probabile.

 
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