Di Susanna Daniele
PADOVA – La mostra “Monet. Capolavori dal Musée Marmottan” di Padova è dedicato all’uomo che diede involontariamente il suo nome al movimento artistico che avrebbe rivoluzionato la pittura della seconda metà dell’Ottocento e dell’inizio del Novecento con il suo dipinto “Impression, soleil levant ”, del 1872, in cui è impressa sulle tele l’impressione del sole nascente.
Le mostre dedicate ad un artista noto al grande pubblico sono solitamente deludenti perché, accanto a pochissimi dipinti dell’artista, la maggior parte delle opere appartengono a contemporanei o seguaci della stessa corrente artistica.
La mostra padovana, però, non delude le aspettative perché espone quaranta capolavori dell’artista francese conservati al Museo Marmottan Monet di Parigi e una ventina di opere di artisti contemporanei come Delacroix, Boudin, Jongkind, Renoir e Rodin.
La collezione di dipinti di Monet, donata dal figlio Michel allo Stato francese nel 1966, comprende le opere che Monet aveva conservato nella famosa casa-studio di Giverny fino alla sua morte.
Le opere sono suddivise in sei sezioni che spaziano dalle origini della pittura di Monet all’anticipazione dell’astrattismo nei grandi pannelli delle sue ultime Ninfee, al centro due corridoi con proiezioni che, in un gioco di specchi, immergono il visitatore nei colori del giardino di Monet.
Mi ha colpito un pannello molto astratto di Ninfee risalente all’ultimo periodo della sua vita, quando la progressiva cecità alterava la percezione delle forme e del colore. Le ninfee sono ridotte a linee di colore su fondo bianco. In ogni sala è presente una frase. Foto d’epoca e ritratti di Monet arricchiscono l’esposizione. Puoi avvicinarti ai dipinti e fotografarli, e questo rende l’esperienza ancora più emozionante.
La mostra è visitabile presso il Centro Altinate San Gaetano, nel cuore antico di Padova. è prodotta da Arthemisia in collaborazione con il Musée Marmottan Monet di Parigi ed è curata da Sylvie Carlier, curatrice generale del museo insieme alla storica dell’arte Marianne Mathieu.
