L’allenatore Marco Gaburroex di Lecco, Rimini e Olbia tra le altre, ha risposto alle domande di TuttoC.com riguardanti il campionato di terza serie.
Ti penti della scelta di guidare l’Olbia quest’anno visto il tuo addio anticipato?
“Non mi pento assolutamente della scelta che ho fatto. Credo che in questo lavoro le esperienze siano sempre formative. Veramente.”
Rimini ai playoff: te lo aspettavi?
“Beh, il Rimini è sicuramente una squadra di valore. Aspettarselo dipende da quando: l’estate scorsa direi di sì perché le condizioni, nonostante il cambio quasi totale di personale e organici, erano molto incoraggianti viste le risorse messe a disposizione. Dopo i primi due mesi però questo risultato non era scontato perché non è mai facile rimediare alle false partenze”.
Come hai valutato questa serie C dal punto di vista tecnico e tattico?
“La C resta un campionato molto interessante dal punto di vista tecnico-tattico, fondamentale secondo me nel percorso di crescita di un allenatore. Poi ogni anno i tre gironi mostrano delle differenze, ma questo dipende molto da quali club formano i rispettivi gironi. Chi retrocede dalla B, da quali aree geografiche provengono i più forti economicamente. Mentre il C si conferma ogni anno su livelli medio-alti, anche i gironi A e B possono presentare differenze sostanziali tra un anno e l’altro. Ad esempio il girone B con il Cesena. Spal, Perugia, Pescara, Entella, solo per citarne alcune, non si vedono da tempo, anche se Torres ha ribadito che non basta essere top team per dimostrarsi competitivi”.
Alla fine ha vinto il Cesena, favorito.
“Non era scontato che in un girone come questo il Cesena vincesse così. Sono stati bravi a trovare continuità tecnica rinnovando e migliorando la squadra. Ma a me, senza togliere loro nulla, sono mancati di più gli altri big. Anche per questo è venuto fuori un campionato simile”.
Come vedi i playoff?
“Indovinare chi vince i playoff è come vincere il SuperEnalotto. Perché ci sono troppe componenti che prendono il sopravvento. E non solo di natura puramente tecnica. Se guardiamo i valori dei tre gironi viene da pensare che potrebbero essere favorite le squadre di serie C con l’Avellino. in testa. Ma se devo fidarmi del mio intuito e anche osservare l’andamento degli ultimi mesi, dico attenzione al Vicenza di Vecchi. Magari il Taranto è un outsider ma… Attenzione agli under 23!”.
E i playoff?
“Il piazzamento e il vantaggio del doppio risultato spesso sono decisivi. Nel girone A, invece, Tabbiani può davvero pensare al miracolo. Nel girone B il Vis forse appare più solido ma c’è veramente equilibrio. Nel girone C il Monterosi ha fatto una clamorosa rimonta ma caduto a zero, nei play-off il compito resta arduo.
Il Lecco retrocede per primo.
“A pagare il prezzo è stata una certa inesperienza manageriale della categoria. La retrocessione avviene indipendentemente dai valori. Troppa confusione e troppe modifiche al progetto tecnico durante il percorso. Ma è sempre più raro nel calcio di oggi trovare club che riescano ad essere chiari nelle loro interpretazioni e più forti di fronte alle crisi a piedi”.
Il futuro di Gaburro?
“Il futuro di noi tecnici non dipende solo da noi ma anche dalle concrete opportunità lavorative che di volta in volta si aprono o meno. Sono contento dell’esperienza che sto facendo e di quello che sono stato portato a sperimentare in questi anni. Vediamo cosa si aprirà, consapevoli che facciamo quello che per me resta uno dei lavori più belli del mondo, e che siamo quindi dei privilegiati”.
