In centinaia in piazza per dire no allo stoccaggio dei rifiuti radioattivi in ​​provincia, le reazioni – BlogSicilia – .

In centinaia sono scesi in piazza a Trapani, in piazza Vittorio Emanuele, per dire no allo stoccaggio dei rifiuti radioattivi in ​​provincia. La manifestazione di protesta nasce dalla decisione della Sogin, la società di gestione della centrale nucleare – controllata dal ministero dell’Economia – di inserire i territori di Segesta e Fulgatore nell’elenco dei siti idonei allo stoccaggio dei rifiuti. Ciò, nonostante i rilievi di inidoneità sollevati dai Comuni.

I sindaci di Trapani, Giacomo Tranchida e di Calatafimi Segesta, Francesco Gruppuso hanno dichiarato: “Non abbiamo bisogno di un deposito di scorie nucleari ma di rilanciare l’immagine dei nostri territori fatta di paesaggi meravigliosi, riserve naturali e beni archeologici unici al mondo”.

All’evento erano presenti anche CGIL, CISL e UIL, insieme a studenti, sindaci e imprese. Le reazioni a questa decisione non sono mancate.

I sindacati, “Progetto che non si sposa con la vocazione turistica della zona”

I rappresentanti sindacali hanno così ribadito “la loro contrarietà all’ipotesi di smaltimento delle scorie nucleari nei due siti del trapanese, individuati nella Carta nazionale delle aree idonee ad ospitare i rifiuti radioattivi”. “Ci chiediamo come un territorio come quello trapanese abbia una vocazione turistica, agricola ed enogastronomica, e, soprattutto, siti come Fulgatore, zona strategica per l’agroalimentare, e Segesta dal grande valore storico-monumentale – commentano i i segretari generali di CGIL, CISL e Uil Trapani Liria Canzoneri, Leonardo La Piana e Tommaso Macaddino – possono ritenersi idonei ad ospitare questo tipo di attività, tutt’altro che positive dal punto di vista dell’impatto ambientale”.

“Potrebbe essere utile il confronto con il ministero dell’Economia”

Inoltre: “Un confronto con il Ministero dell’Economia che ha individuato i due siti potrebbe servire per comprendere nel dettaglio la questione, valutando gli impatti alla luce della tecnologia, ma anche le prospettive di ricadute sul territorio, e per esprimere i nostri tanti dubbi che oggi lo abbiamo ribadito insieme ai giovani della comunità trapanese, alle realtà produttive e alle istituzioni cittadine”.

Canzoneri, La Piana e Macaddino concludono: “Ci sono poi i temi centrali del lavoro, che subirebbe una contrazione nei settori legati al turismo e all’agricoltura, e dell’impatto ambientale e della tutela della salute e della sicurezza dei cittadini e dei lavoratori, che per noi rimane una priorità. Al momento l’unica conseguenza che vediamo è quella di trasformare il territorio trapanese in una discarica nucleare”.

Nicita, “No allo stoccaggio delle scorie nucleari in provincia di Trapani”

“La mia vicinanza ai trapanesi che oggi sono scesi in piazza per dire no al deposito nazionale dei rifiuti radioattivi. È impensabile che un territorio come quello della provincia di Trapani, naturalmente vocato al turismo e all’agricoltura, possa trasformarsi in una discarica di scorie nucleari”. Lo dichiara il senatore del Pd e candidato alle elezioni europee, Antonio Nicita, assente alla manifestazione di oggi a Trapani per impegni istituzionali a Roma.

La sua posizione è chiara contro la decisione della Società di gestione degli impianti nucleari per azioni (Sogin) di individuare nella provincia di Trapani, a Calatafimi-Segesta e a Trapani, gli unici due siti idonei in tutta la Sicilia ad ospitare 92.000 metri cubi di nucleare. rifiuti e altra radioattività.

“Avrei voluto essere in piazza oggi con i cittadini e gli amministratori locali – continua Nicita – ma soprattutto con le centinaia di giovani che hanno deciso di unirsi alla protesta. Bene ha fatto il sindaco di Trapani Giacomo Tranchida a coinvolgere le scuole: il futuro appartiene alle nuove generazioni, che devono essere sempre più consapevoli dei rischi reali che corre la loro terra. Una terra fatta di bellezze paesaggistiche, riserve naturali e ottime coltivazioni non può accettare di diventare la pattumiera d’Italia”.

Nicita prosegue: “Come gruppo Pd al Senato faremo di tutto per far sentire la nostra voce con la Sogin, partecipata al 100% dal Ministero dell’Economia e delle Finanze. È assurdo che i vertici dell’azienda abbiano deciso di lasciare sia Segesta che Fulgatore nell’elenco dei siti idonei allo stoccaggio dei rifiuti, nonostante le osservazioni di inidoneità rappresentate dai rispettivi Comuni”.

E ancora: “Fanno bene gli attori del mondo produttivo e sociale trapanese a protestare, fanno bene gli studenti a scendere in piazza, fanno bene gli amministratori locali a ribadire con forza il loro ‘No’ allo stoccaggio delle scorie nucleari. I luoghi appartengono a chi li vive ogni giorno, a nessuno è consentito salire dall’alto e decidere le sorti di un intero popolo. Metteremo in campo tutte le nostre forze affinché ciò non accada”.

Lupo, “Decisione folle, vicina alla comunità trapanese”

Gli fa eco Giuseppe Lupo, candidato alle prossime europee e collega di partito del Pd di Nicita. Queste le sue parole: “La decisione di realizzare due depositi di scorie radioattive a Fulgatore e Segesta è ’empia perché’ significherebbe condannare e danneggiare un’area dallo straordinario patrimonio naturalistico e paesaggistico a forte vocazione turistica. Condivido fortemente le ragioni che hanno portato i sindaci del comprensorio e gli studenti a indire una mobilitazione per esprimere il proprio dissenso contro la decisione di Sogin di individuare siti idonei ad ospitare scorie nucleari nella provincia di Trapani, a Calatafimi-Segesta e nel trapanese. insieme al mio partito siamo pronti a promuovere ogni iniziativa necessaria per fermare questa strage”.

Leoluca Orlando, “No allo stoccaggio dei rifiuti radioattivi”

Leoluca Orlando, leader delle Isole per l’Alleanza Verdi Sinistra alle elezioni europee 2024, partecipando e confermando la sua adesione all’iniziativa “No allo stoccaggio dei rifiuti radioattivi in ​​provincia di Trapani”, questa mattina in piazza Vittorio a Trapani ha sottolineato: “L’ubicazione dei rifiuti radioattivi e nucleari deve tenere conto non solo delle condizioni fisiche e geografiche dei siti ma anche della compatibilità ambientale che riguarda innanzitutto la vita delle comunità, le vocazioni di sviluppo economico e produttivo, agricolo e turistico attrattiva. L’individuazione delle aree nei Comuni di Trapani e Calatafimi Segesta è del tutto in contrasto con queste esigenze socio-economiche e non può essere accettata nella prospettiva di un risarcimento per i Comuni coinvolti. È ora di smettere di bloccare i percorsi verso uno sviluppo economico e occupazionale sostenibile con logiche di welfare che umiliano la vitalità e il potenziale delle comunità locali. È inaccettabile che il governo Schifani non dica una parola su questo tema, dimostrandosi subordinato alle scelte nazionali”.

Ciminnisi, “Speriamo maggioranza e governo di centrodestra”

La deputata dell’Ars Cinqustelle Cristina Ciminnisi presente, insieme alla coordinatrice territoriale del M5S Francesca Trapani, alla manifestazione contro le scorie nucleari svoltasi a Trapani sottolinea: “Come abbiamo già fatto a Segesta, anche a Trapani abbiamo espresso oggi la nostra assoluta NO al deposito nazionale dei rifiuti radioattivi nei nostri territori. Come Movimento 5 Stelle Sicilia lavoreremo affinché l’Ars approvi la mozione affinché Trapani e Calatafimi non diventino la pattumiera d’Italia. Ci preoccupa il fatto che non abbiamo ancora sentito un no altrettanto deciso né da parte della maggioranza di centrodestra, né da parte della Giunta regionale. Al contrario, voci preoccupanti di una ‘disponibilità a valutare’ le ‘opportunità economiche’ sembrano provenire da autorevoli rappresentanti del territorio. Per quanto ci riguarda, e la nostra presenza in piazza oggi lo testimonia, nessuna sirena occupazionale potrà farci cambiare idea. Non rinunceremo a difendere il nostro territorio dall’ennesimo disastro ambientale e sociale”.

Presente all’evento anche Francesca Trapani, coordinatrice del Gruppo Territoriale Trapani del M5S: “Ha ragione il deputato Ciminnisi a definire scellerata l’indicazione della Sogin dei siti di Calatafimi e Trapani. Aree, inoltre, che vivono di agricoltura e turismo, con un forte radicamento nel territorio e una storia fatta di bellezze paesaggistiche ed eccellenze enogastronomiche che sono tra i principali motivi di attrazione per chi viene a visitare la nostra terra. Il M5S di Trapani, coerente con la vocazione ecologista e ambientalista del Movimento, sarà in prima linea affinché Trapani e Calatafimi Segesta siano al più presto escluse dall’elenco dei siti idonei”.

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