La lista dei candidati di Fratelli d’Italia al consiglio comunale di Prato si arricchisce di altri 8 nomi, questa volta focalizzati sui temi del lavoro e del sostegno all’imprenditorialità. “Nella nostra lista ci sono tanti imprenditori di diversi settori – spiega il presidente provinciale Matteo Mazzanti – Competenze che possono aiutarci a stare vicini sia al mondo dell’imprenditoria, ma anche a promuovere politiche di riavvicinamento tra chi offre e chi cerca lavoro. Una risposta concreta di visione cittadina e di progetto per il futuro di Prato”.
Di seguito i nuovi candidati al consiglio comunale di Fratelli d’Italia:
Alice Gigliotti 35 anni, imprenditore, direttore nazionale di Fratelli d’Italia. “Faccio politica da quando avevo 18 anni e non ho mai smesso di lavorare per il territorio – racconta – sono una giovane donna che fa impresa e vorrei portare la voce delle donne in consiglio comunale, incentivando l’imprenditorialità femminile e i giovani, soprattutto per il settore tessile. In questo senso credo sia utile riprendere il progetto consortile del distretto tessile pratese, un modello che noi come partito abbiamo già presentato in passato e che darebbe più forza a livello nazionale ed europeo a tutte le imprese del la zona”.
Cosimo Zecchi 42 anni, imprenditore, titolare di un’agenzia di comunicazione, direttore nazionale di Fratelli d’Italia e tra i fondatori a Prato e in Toscana. “Il mio impegno fin dall’inizio è stato quello di fare di Fratelli d’Italia il partito guida del centrodestra per le proposte politiche e il rinnovamento della classe dirigente pratese – dice – Il mio impegno personale è invece quello di ridurre le distanze tra imprese e cittadini amministrazione: burocrazia e tempi di risposta rapidi, networking fuori dai confini cittadini e promozione di Prato fatta in modo professionale ed efficace per creare opportunità”.
Elena Parigi 39 anni, responsabile area Toscana di un’agenzia per il lavoro. “La mia candidatura in politica nasce dall’amore per la città dove sono nata, vivo e lavoro – racconta – mi occupo di risorse umane, seguo tutto il settore industriale pratese e quella che credo debba rinascere oggi è l’identità di Prato, valorizzando le nostre potenzialità, la nostra storia, sostenendo e ascoltando imprenditori e giovani. Dobbiamo colmare un gap che impedisce il ricambio generazionale in molte importanti professioni, investendo in nuovi progetti formativi e motivazionali. Le opportunità ci sono e quello che manca è creare una rete tra imprese che porti a valorizzare il prezioso valore industriale di Prato nel nostro Paese”.
Fabrizio Giagnoni 60 anni, imprenditore nel settore dell’innovazione. “Se dovessi delineare un mio ipotetico incarico all’interno del governo della città, la visione sarebbe quella di rilanciare Prato come cuore pulsante del sistema tessile e abbigliamento a livello globale, stringendo un patto con le imprese per una forte azione di marketing industriale che valorizza il nostro know-how e il patrimonio della nostra tradizione. Per risvegliare la cultura del lavoro che ci ha sempre contraddistinto”.
Federico Meoni 48 anni, impiegato. “Mi candido principalmente per alcune tematiche che mi stanno a cuore: traffico, decoro urbano, trasporti pubblici e sicurezza – spiega -. Occorrono interventi per risolvere il traffico cittadino, che siano rapidi, efficienti e meno costosi. Servono semafori intelligenti con l’uso di sensori, sincronizzazione dei semafori, misurazione dei flussi di traffico e conseguente ripartizione modale. Poi è necessaria l’implementazione del servizio autobus e l’introduzione di autobus elettrici più piccoli e frequenti per i parcheggi. Sono necessarie la manutenzione dei giardini, controlli intensificati e un’illuminazione adeguata, anche con il contributo di privati e associazioni di volontariato. Sul fronte della sicurezza è fondamentale reintrodurre la figura del vigile di quartiere”.
Francesca Cadeddu 47 anni, direttore commerciale estero di un’azienda manifatturiera. “La sicurezza è il tema fondamentale – spiega -. La sicurezza che passa attraverso la vivibilità dei luoghi, la cura e il decoro: questo sarà il mio focus. Nella visione che vorrei portare avanti, il cittadino dovrà essere protagonista attivo della vita politica. Anche attraverso il processo di partecipazione: vorrei infatti trovare la giusta sinergia che permetta a tutti di godere dei luoghi in sicurezza”.
Giovanni Bellacci 59 anni, personal trainer. “Considerando la mia esperienza personale, l’ambito in cui mi sento più preparato, da poter mettere a disposizione della comunità, è quello dello sport. Un ambiente nel quale opero da circa quarant’anni – racconta -. Altro mio profondo intento è quello di valorizzare il territorio pratese dal punto di vista artistico e culturale, nell’ottica di favorire una maggiore frequentazione turistica. Un altro aspetto particolarmente insufficiente è la sicurezza. Senza dimenticare la viabilità: un altro elemento a cui prestare attenzione, visto che ci sono ampi margini di miglioramento”.
Paola Muscillo 43 anni, operatore sanitario. “La mia esperienza di vita come operatrice sanitaria e come madre di un ragazzo autistico mi porta a essere probabilmente una voce fuori dal coro, visto che gli argomenti trattati sono sempre diversi – racconta -. Per tanti, troppi anni ho vissuto all’interno di meccanismi farraginosi e inefficaci, dove potevamo migliorare. Penso, ad esempio, a tutti gli alunni con disabilità che non possono frequentare l’intera giornata scolastica per mancanza di orari di sostegno. Oppure lo switch che avviene una volta terminato l’orario scolastico o l’intero percorso di studi, dove non esistono offerte diverse da quelle dei centri diurni. Penso alle tante, troppe persone che vivono in case popolari che hanno perdite, muffe e allagamenti ogni volta che piove”.
