Il Pd trincera nel silenzio sul caso legato a Piero Fassino, il deputato democratico da ieri indagato per tentato furto per l’ormai famoso caso del profumo Chanel Chance infilatogli in tasca nel duty free del Terminal 1 di Milano. Aeroporto di Fiumicino, a metà aprile. L’unica voce che risalta è quella della candidata europea Alessia Morani, intervistata da Giorgio Lauro giovedì 2 maggio nel programma di Rai Radio1 Un Giorno da Pecora. «Conosco Piero da tanti anni, da tantissimo tempo e non posso assolutamente credere a questa cosa», spiega l’esponente Pd a difesa dell’ex ministro ed ex sindaco di Torino. «Dev’essere sicuramente frutto di un grande malinteso e mi aspetto, come è successo in altre situazioni in cui ho difeso altre persone, che alla fine verrà fuori che avevo ragione io», è l’auspicio di Morani.
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Come accennato, Fassino è indagato dalla Procura di Civitavecchia per furto. Il deputato è stato iscritto nel registro degli indagati a sua tutela dopo che, nelle ultime ore, gli agenti della Polaria hanno depositato al pubblico ministero Alessandro Gentile la scheda con le testimonianze di 6 persone – 5 donne e un uomo -, che lo accusano di aver tentato di rubare una confezione di profumo del valore di 100 euro. Nel fascicolo è contenuto anche il video di quanto accaduto il 15 aprile scorso al duty free dell’aeroporto di Fiumicino e ripreso da una telecamera di sicurezza presente all’interno del locale. Testimoni hanno parlato di altri due episodi simili: uno poco prima di Natale e l’altro il 27 marzo, “precedenti” che hanno spinto la società del duty free a sporgere denuncia. La Procura ora dovrà decidere se ascoltare Fassino.
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