La gara play off passa da Catanzaro, Cosenza provaci! – .

La gara play off passa da Catanzaro, Cosenza provaci! – .
Descriptive text here

Mai come quest’anno la differenza tra una stagione negativa e una clamorosa è sottilissima, come quella tra il Brescia, attualmente ottavo, e il Cosenza di Viali, squadra di serie B del momento insieme al Como. Manca una settimana allo scontro finale sul Lario, che potrà voler dire tutto o niente a seconda degli sviluppi di domenica prossima.

Complicato, tardivo, pazzesco, i rossoblù rincorrono verso un play off che può essere raggiunto prima e meglio. Ma non da scartare come un cioccolatino avvelenato a due giorni dalla fine.

Se la prospettiva di un posto al sole era diventata quasi consueta nei primi giorni della gestione casertana (soprattutto dopo il prestigioso successo di Palermo), la zona play-off è diventata progressivamente una chimera, per una squadra prigioniera di gabbie tattiche ed esperimenti non molto convincente (a parte il primo trequartista Voca), e in una continua metamorfosi di risultati: 5 risultati utili in 6 partite prima della fatale combinazione 110-Derby, poi 2 mesi senza vittorie.

E adesso? Ora che tutto è più chiaro, che la città si è stretta attorno ai ragazzi di Tutino, chiedendo, anche per le sue strade, la conferma di Gennaro (per interpretare quelle lacrime a fine partita!), che l’undici in campo è scritto nella pietra , che anche la vecchia guardia (D’Orazio) torna a ruggere a colpi di gol e assist e la vetrina di Calo’ e Forte torna a splendere, sembra mancare l’ingrediente fondamentale per la buona riuscita di un’altra impresa: il tempo.

Solo due giornate, sei punti, almeno tre-quattro da recuperare in Samp e Brescia, che ora lottano per sopravvivere con pareggi e vittorie difficili, ma che conservano con tenacia il tesoro degli scontri diretti (e lì i rimpianti decuplicano).

Tornando al successo salvezza dell’Ascoli, i Lupi continuano a progredire sul piano della stabilità difensiva, accettando di buon grado e con più maturità anche quei cambi di intensità che spesso portano avversari aggressivi come l’Ascoli a rendersi pericolosi.

La sofferenza è un marchio di fabbrica, lo sappiamo, ma ancora una volta le assenze non hanno turbato il gruppo. E anche il ritorno di Marson dopo tempo immemorabile, emozione a parte, è stato ben attutito dai compagni che hanno offerto costantemente una spalla al pipelet friulano.

Tra l’altro, a dimostrazione della ritrovata solidità, c’è il dato che vede i Wolves mantenere per la prima volta in stagione uno stretto vantaggio maturato nel primo tempo. Ci avevano provato tante, tante volte, senza mai riuscirci. Con queste credenziali, sperare nel pronostico più ottimistico, che vede i Wolves chiudere a 51 punti, non è fantacalcio.

Le considerazioni sull’ottimalità dei Lupi però si fermano qui, perché poi c’è il resto della partita da giocare, quella che dipenderà esclusivamente dagli altri campi.

Se i risultati di ieri pomeriggio di Piacenza e Lecco sembrano aver tarpato le ali alle reali prospettive play-off, restano ancora un paio di opzioni. Che le lacrime d’amore di Gennaro e il fattore gruppo ci impongono di seguire.

La prima porta a Bari, sede di una squadra alla disperata ricerca di punti, e che nell’ultima giornata accoglierà un Brescia ormai stagionato solo dai pareggi ma che probabilmente avrà preso i 3 punti nel derbyno lombardo contro il Lecco. . Un’opzione improbabile, perché le rondini di Bisoli (ieri 2 gol) non potranno accontentarsi di segnare 2 punti e dovranno farne almeno 4, se non 6, dovendo guardarsi le spalle anche da Reggiana e SudTirol che, salvo sorprese , non sembrano avere dalla loro parte il calendario.

Altra strada tortuosa, ma paradossalmente percorribile, è quella che porterebbe niente meno che a Catanzaro, dove la Samp, che nel frattempo non deve aver battuto la Reggiana in casa, andrà a caccia di almeno un punto al riparo.

COSENZA CALCIO – FOTO Andrea Rosito

Se ciò non dovesse accadere, potrebbe essere il Catanzaro a “scegliere” (nel caso non riuscisse a raggiungere il quarto posto) quale squadra affrontare come eventuale quinta classificata, aprendo le porte dei playoff a una delle outsider.

Insomma, un azzardo affascinante a cui il Cosenza guarderà per altre 72 ore, con quella leggerezza pazzesca tipica del gregario pronto a prendersi il meritato riposo dopo lo sprint verso la salvezza, e tuttavia sempre sui pedali.

Mancano 72 ore, immerse in un limbo temporale che dalla soddisfazione della riconferma in Serie B porterà alla sfida contro uno Spezia, squadra in netta crescita e bisognosa di punti.

Qualunque sia il percorso che intraprenderà, la squadra merita di essere accompagnata verso il suo destino con gli applausi che meritano quelle lacrime d’amore e lo stato di sana follia proclamato da Viali.

E che il Cosenza, e con esso il Cosenza che verrà, dovrà saper valorizzare. Subito.

Commenta la notizia

Commenti

 
For Latest Updates Follow us on Google News
 

PREV ristorante tipico a Testaccio – .
NEXT Jane Goodall festeggia i suoi 90 anni on the road, sarà a Roma per il concerto del Primo Maggio – .