Dopo la standing ovation a Glasgow, il concerto dell’Associazione Lucchesi nel Mondo arriva a Caffè Simo Sabato 4 maggio 2024 pomeriggio, dalle 15:00 alle 18:00. Le stesse giovani star della lirica molto apprezzate a Glasgow il 16 aprile si presenteranno in tre mini concerti gratuiti per chi prenoterà presso la biglietteria del Teatro del Giglio di Lucca. L’iniziativa rientra nel Gli eventi pucciniani organizzati quest’anno dall’ALMproprietario del Museo Puccini di Celle e istituzione nella quale si identificano le molte migliaia di lucchesi all’estero.
Il soprano Maria Novella Malfatti e il tenore Ugo Tarquini eseguiranno arie da La Bohème, Tosca, Madama Butterfly e Turandot. Al pianoforte Massimo Salotti, che eseguirà anche brani di Manon Lescaut e Suor Angelica. La regista e scrittrice Vivien Hewitt presenterà il pomeriggio musicale che si preannuncia ricco anche di aneddoti e informazioni sulla vita del compositore.
“La nostra attenzione al prezioso patrimonio pucciniano che custodiamo è sempre stata al centro in 50 anni di vita dell’Associazione – è il commento della presidente dell’Associazione Lucchesi nel Mondo, Ilaria del Bianco -. Cerchiamo di sfruttare al meglio i nostri numerosi contatti all’estero in città come Glasgow dove è forte la presenza di migranti provenienti dalla Middle Valley, sia per consolidare i rapporti con i nostri concittadini all’estero, sia per promuovere Puccini come unicità del nostro territorio”.
“Offrire il bis del concerto di Glasgow al pubblico di Di Simo – conclude – ci sembra un omaggio a un luogo simbolico che è stato per lungo tempo il centro intellettuale della vita cittadina e ha visto presenze musicali come Puccini, Catalani, Mascagni nonché a poeti illustri come Carducci, Pascoli, Pea e Ungharetti. Si tratta di un degno preludio al ricco cartellone estivo-autunnale Pucciniano dell’associazione, che vedrà appuntamenti a Celle dei Puccini e Torre del Lago. Durante tutto questo periodo il nostro piccolo museo resterà sempre aperto. al pubblico affinché i visitatori possano immergersi nel mondo dell’infanzia e della giovinezza del compositore e dei suoi antenati”.
