È morto a Viareggio Gianluca Rossi, 59enne questore capo dei carabinieri del Tirreno.

VIAREGGIO. La polizia piange la morte del sovrintendente capo Gianluca Rossi. Aveva 59 anni ed era impiegato presso la questura di Viareggio. Si è spento nella sua casa di Torre del Lago agli inizi di maggio del 2024. Da circa due anni lottava contro una malattia incurabile. Lascia la moglie Beatrice Ferrarianche una poliziotta della questura di Viareggio, e le figlie Rebecca e Rachele.

Encomio e ricordo

Durante la celebrazione della polizia del 2010 Rossi è stato premiato con un encomio per il suo lavoro durante la strage del treno del 29 giugno 2009 a Viareggio. Gianluca Rossi, originario di Pavia, lavorava alla questura di Viareggio dal 1987, quando arrivò per la prima volta come associato e dove fu assunto a tempo indeterminato. Così lo ricorda il suo collega Lucio Chelotti, capo della squadra anticrimine di cui aveva fatto parte anche Rossi. «Ho condiviso con lui tanti bellissimi anni di servizio – ricorda Chelotti, ora in pensione – aveva fatto parte all’inizio della squadra Nautica La Spezia e fu aggiunto a Viareggio con i palombari, anche se non lo era, durante il Carnevale periodo . L’esperienza in città lo colpì tanto che decise di restarvi, e fu assegnato al Commissariato. Inizialmente ha fatto parte delle squadre volanti per poi passare all’anticrimine. Sono stati anni in cui abbiamo raggiunto ottimi risultati a livello professionale, grazie anche al suo lavoro. Abbiamo vissuto insieme a tutto il commissariato la terribile esperienza della strage ferroviaria. Siamo stati tra i primi a intervenire in via Ponchielli e poi nei mesi successivi tra i vari compiti abbiamo avuto anche quello di riconoscere le vittime. Abbiamo stabilito un’amicizia che è rimasta fino ad oggi con le famiglie delle vittime”. Tra coloro che hanno lavorato con lui c’è anche il vicedirettore del Commissariato Gerardo Magliulo. “Era una persona cara e un poliziotto eccezionale. Non riesco a trovare le parole giuste per descriverlo al meglio. Lascia un vuoto profondo. Tra pochissimo perderemo un altro amico” dice Magliulo ricordando l’agente della questura di Viareggio Mirco Bellone, morto nel sonno all’età di 48 anni.

L’ultimo addio

Il funerale, organizzato dalle pompe funebri Ferrante, si è svolto nella parrocchia di San Giuseppe a Torre del Lago, gremito in ogni sede, compreso il Questore di Lucca. Edgardo Giobbiil direttore della questura di Viareggio Luigi Larotondaa, tanti colleghi e amici, carabinieri, finanzieri, funzionari comunali, una rappresentanza dei giocatori della squadra di hockey su pista Pumas Viareggio con il loro allenatore Mirko BertolucciInsieme al dirigente era rappresentato anche il CGC Roberto Puccinelli. La funzione religiosa è stata officiata dal cappellano della polizia, Don Emanuele Rosi, al termine la salma è stata accolta con lunghi applausi e dalle sirene delle auto della polizia all’uscita e ha poi proseguito per la cremazione a Livorno. I familiari ringraziano tutti i presenti ed in particolare il Dott Emanuele Tedeschi e il dipartimento di cure palliative.

 
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