MONTESILVANO Schiacciato per quaranta euro. Ed è stata proprio la collaborazione di un cittadino che, l’altra notte, ha portato all’arresto di un quarantenne di origini marocchine, accusato di aver derubato un uomo a Montesilvano. Una rapida indagine dei carabinieri della compagnia, diretti dal capitano Roberto Lunardo, nel corso dei controlli sul territorio disposti dal colonnello Riccardo Barbera, comandante provinciale.
Nella notte del primo maggio una pattuglia del nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Montesilvano è stata avvicinata da un cittadino che, mentre tornava a casa, aveva assistito ad un’aggressione particolarmente violenta.
Ha segnalato ai militari un veicolo fermo poco più avanti, in zona via Di Blasio: una Fiat 600 con a bordo un uomo ancora sconvolto e con il volto sanguinante per i colpi ricevuti. Il testimone ha detto di aver visto che l’uomo all’interno dell’auto era stato picchiato da un’altra persona che poi si era allontanata molto velocemente, facendo perdere le sue tracce. Dichiarazioni che coincidono con quelle della vittima della rapina, che ha fornito una descrizione abbastanza precisa dell’aggressore.
Che dal pestaggio aveva ricavato solo quaranta euro in banconote. Il denaro era stato prelevato con la forza dal portafoglio dell’uomo. Le ricerche si sono concentrate innanzitutto nelle zone circostanti, soprattutto in quelle strade che, per la loro conformazione, offrono un facile nascondiglio. E infatti il marocchino è stato subito rintracciato a poca distanza. Si nascondeva in una strada stretta e particolarmente buia nei pressi di via Aldo Moro. La polizia lo ha fermato e sottoposto a perquisizione: aveva con sé ancora la somma di denaro rubata all’uomo nell’auto poco prima. Dopo aver effettuato una prima identificazione lo hanno portato in caserma e lo hanno arrestato con l’accusa di rapina. Successivamente, su ordine del pubblico ministero di turno, è stato accompagnato in carcere in attesa di comparire davanti al giudice per l’udienza di convalida.
Colpetto. Penna.
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Il Messaggero
