di Chia.Fa.
Infortuni sul lavoro, Umbria subito in zona rossa nel 2024. Sì, perché secondo l’Osservatorio statistico Vega Engineering, che da anni analizza trimestralmente i dati Inail, l’Umbria ha la sesta peggiore incidenza regionale per numero di infortuni mortali in relazione alle persone occupate.
Infortuni sul lavoro, Umbria in zona rossa Da gennaio a marzo, tre lavoratori hanno perso la vita in Umbria (l’analisi esclude coloro che muoiono nel tragitto casa-lavoro) con un tasso che sale a 8,3: solo la Valle d’Aosta se la passa peggio (35, 2 con due morti), Trentino (17,7 con nove decessi); Puglia (11,6 con 15 morti); Calabria (11,1 con sei decessi); e la Sardegna (8,7 con cinque decessi).
Tasso peggiore del Centro Italia L’incidenza degli incidenti mortali in Umbria non solo resta proporzionalmente la più pesante del Centro Italia, con la Toscana che registra un tasso di 6,8 (11 morti), il Lazio di 4,6 (11 morti), l’Abruzzo di 4 (due morti) e le Marche 3,1 (due decessi), ma è anche superiore alla media del Paese, dove nel primo trimestre dell’anno si sono verificati 151 decessi, ovvero tre in più rispetto allo stesso periodo del 2023, con un’incidenza del 6,1. I tre incidenti mortali registrati in Umbria, poi, sono tutti avvenuti nella provincia di Perugia, che infatti presenta la 25esima peggiore incidenza tra le province italiane, registrando un tasso del 10,8.