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DIOCESI DI CASERTA – Venerdì 10 maggio 2024, alle ore 17.00, si terrà un Seminario di Studio sul tema “Il pluralismo educativo è ancora una scelta possibile”, tema che mira a fare luce sullo stato dell’arte dello specifico settore scolastico sia a livello livello nazionale e locale sulla base di ampi focus statistici e studi specifici negli ultimi anni. È un’attenzione nuova che vogliamo riservare oggi alla scuola privata, sul criterio che tutte le realtà educative del sistema pubblico devono essere valorizzate.
L’incontro interdiocesano, che coinvolge le scuole private, l’Ufficio Scolastico Territoriale nonché le associazioni di settore, si svolgerà presso l’Aula Magna della Biblioteca Diocesana di Caserta.
A condurre l’incontro è stata suor Anna Monia Alfieri, nota personalità televisiva, legale rappresentante delle scuole Marcelline italiane e membro del Consiglio Scolastico Nazionale della CEI, la Conferenza Episcopale Italiana.
Ad introdurre i lavori del Seminario, alla presenza di SE Mons. Pietro Lagnese, Arcivescovo di Capua e Vescovo di Caserta, prof. don Valentino Picazio, Direttore della Pastorale per l’Educazione, la Scuola e l’Università della Diocesi di Caserta da cui è partita l’iniziativa coordinata dai proff. Ernesto Genoni e Marcello Natale.
Affermare il diritto alla libertà di scelta educativa significa creare le condizioni per la nascita di più realtà educative, di più prospettive sulla realtà.
Il diritto alla libertà di scelta educativa è un principio sancito dall’ordinamento nazionale e internazionale e dalla Costituzione italiana, all’art. 30, – affermando che è dovere e diritto dei genitori mantenere, educare ed educare i propri figli – garantisce la libertà di scelta educativa, che finora è stata di fatto ignorata.
Per comprendere la situazione della scuola privata in Italia, ecco alcuni numeri dell’approfondimento di suor Anna Monia Alfieri. Nel 2007 nel territorio nazionale erano presenti 13.252 istituti privati con 1.245.346 studenti. In confronto, i dati relativi all’anno scolastico in corso ci dicono che il numero delle scuole è sceso a 11.426 con 770.130 alunni.
In sostanza hanno chiuso 1.826 scuole, con una perdita di studenti pari a 475.216 unità, e ciò non è dovuto al calo demografico. Il pluralismo educativo risulta, di conseguenza, gravemente compromesso, soprattutto al Sud, dove la percentuale oscilla tra il 4 e il 10%..
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