Tra le prime regioni in Italia per fonti rinnovabili ma la Basilicata non le sfrutta – .

Le Regioni giocano un ruolo fondamentale nella partita della neutralità climatica. Per capire come funzionano, quali sono i loro punti di forza e in quali ambiti migliorare, è stato sviluppato – in collaborazione con Ispra – il database Ciro (Indicatori climatici per le regioni italiane) che raccoglie tutti i dati su emissioni, energia, rinnovabili, industria, edifici , trasporti, agricoltura, vulnerabilità, suddivisi in 25 indicatori. Per ogni regione c’è anche una storia del territorio, una buona pratica correlata a una performance positiva della regione.

Come si sta comportando la Basilicata nella lotta al cambiamento climatico? Dal database Ciro lanciato dalla piattaforma Italyforclimate emerge una panoramica aggiornata delle performance della regione, con punti di forza e aree su cui migliorare.

Emissioni: gli assorbimenti naturali in rapporto alla superficie regionale sono superiori alla media nazionale, mentre le emissioni pro capite sono peggiori.

Energia: nel complesso, il consumo energetico pro capite della Basilicata è inferiore alla media nazionale, mentre il mix energetico primario della Regione si discosta parecchio dalla media, soprattutto grazie all’elevata quota di fonti rinnovabili.

Rinnovabili: la Basilicata è una delle regioni con la più alta quota di consumi energetici da fonti rinnovabili in Italia, avendo raggiunto quasi il 50%; tuttavia, nel 2022 non sono state attivate comunità di energia rinnovabile e gli impianti rinnovabili installati sono rimasti ben al di sotto della media nazionale.

Trasporti: le emissioni pro capite dei trasporti in Basilicata sono piuttosto basse; risultati meno positivi si osservano, invece, per il numero di auto, per la quota di auto elettriche immatricolate e per il numero di passeggeri trasportati con il TPL in rapporto alla popolazione.

Edifici: la Basilicata registra buoni risultati sia in termini di emissioni pro capite degli edifici che in termini di consumi medi delle abitazioni, allineati alla media nazionale; risultati positivi anche per quanto riguarda la quota dei consumi elettrici degli edifici e la quota degli edifici di classe A (12%), superiore alla media italiana (10%).

Industria: in rapporto al valore aggiunto, i consumi energetici industriali in Basilicata sono in linea con la media, mentre sia le emissioni che la quota dei consumi elettrici risultano peggiori rispetto alla media nazionale. Agricoltura: è un settore in cui la Basilicata registra performance abbastanza positive, essendo la seconda regione italiana per il minor utilizzo di fertilizzanti e con un’elevata quota di agricoltura biologica (26%); tuttavia, la regione presenta anche emissioni agricole piuttosto elevate e un elevato numero di bovini allevati in rapporto alla popolazione.

Vulnerabilità: la Basilicata non è una regione criticamente esposta agli impatti dei cambiamenti climatici, presenta infatti un basso numero di eventi estremi in rapporto alla superficie, una bassa quota di consumo di suolo ed è la regione in cui la popolazione è meno esposta agli impatti dei cambiamenti climatici. rischio di inondazioni (1%); nota dolente le perdite della rete idrica, le più alte d’Italia.

 
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