c’è un buco di 1,7 milioni. «E nel 2025 sarà ancora peggio» – .

c’è un buco di 1,7 milioni. «E nel 2025 sarà ancora peggio» – .
c’è un buco di 1,7 milioni. «E nel 2025 sarà ancora peggio» – .

In calo di 1,7 milioni di euro. Per ora, perché dal prossimo anno, se non si farà nulla, il rischio sarà che ce ne siano molti di più. Insomma, a Palazzo dei Priori i conti non tornano, secondo quanto emerge dal consuntivo.

Il capogruppo del Pd Alvaro Ricci e quello della Lega, Andrea Micci, hanno lanciato l’allarme: nel 2023 le spese sono state molto superiori alle entrate. «Per la prima volta non so da quanto tempo – dice i dem – siamo sotto 1,7 milioni. È un campanello d’allarme enorme, significa che hai commesso un errore. L’anno scorso eravamo sopra i 700mila. Adesso capisco perché hanno rinegoziato i mutui, posticipando la restituzione al 2025, altrimenti sarebbe stato un disastro».

Difficile fare i conti, ma secondo Ricci si parla di «qualche milione. E per il prossimo anno si profila un ulteriore problema. Infatti per il 2024 gli aumenti del costo del comune sono ancora coperti dal governo, ma dal 2025 ci sarà anche questo aumento di spesa. I revisori lo dicono chiaramente”. Per ora la situazione è rientrata nel gioco tra residui attivi e passivi e siamo in pareggio, «ma quei soldi vanno recuperati altrimenti rischiamo di paralizzare il bilancio.

Il leghista è sulla stessa linea. «Allarme conti dopo soli 22 mesi di amministrazione Frontini. Palazzo dei Priori spende più di quanto incassa, secondo il rapporto di gestione 2023. Guardandosi intorno sembra difficile crederci: strade piene di buche, erba alta, fontane secche e senza pulizia, di turismo termale non si parla nemmeno più, borghi praticamente dimenticati, parte dei soldi per ripristinare la Francigena è stata chiesta ai viterbesi con è dietro l’angolo anche l’aumento della tariffa oraria e l’aumento della Tari con il nuovo servizio di igiene urbana”. La domanda a Micci sorge spontanea: «Ma, insomma, dove spende i soldi il Comune? Il resoconto sulla gestione del 2023 si chiude in negativo e oggi certifica quello che diciamo ormai da mesi: l’amministrazione Frontini non sa più da che parte voltarsi e, forse, proprio per questo, spende in tutto e in niente, senza risultato. Oggi il resoconto sulla gestione 2023 diventa un po’ la cartina di tornasole di evidenti carenze, come dimostrano anche il numero esiguo di consigli comunali in questi 22 mesi, gli ordini del giorno ridotti al minimo indispensabile, con pochissime pratiche da esaminare e votare per mantenere il macchina municipale in funzione. La città è ferma”.

Anche lui passa attraverso il portafoglio del consiglio. «E pensare che le indennità corrisposte al sindaco e alla giunta dei sette consiglieri sono aumentate a dismisura, costando ai cittadini viterbesi oltre un milione di euro l’anno. Se finora non abbiamo visto grandi risultati, ci chiediamo cosa aspettarci nei prossimi mesi con i soldi che iniziano a scarseggiare. Ricordiamo che le casse comunali, all’arrivo di Frontini a Palazzo dei Priori, erano in buona salute, con gli stessi saldi di bilancio positivi e la valanga di milioni di euro ottenuti con il Pnrr da chi l’ha preceduta. Un’eredità taciuta da chi fino ad oggi – conclude Micci – è apparso interessato solo a stilare un elenco dei demeriti di chi c’era prima”.

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