“Nel 2016 i gestori hanno certificato la sicurezza statica dell’edificio” – Itacanotizie.it – .

L’ex sindaco Alberto Di Girolamo si torna sulla questione del Monumento ai Mille di Marsala, da tempo chiuso al pubblico e nei giorni scorsi al centro di alcune cronache di giornali nazionali.

In particolare, Di Girolamo chiarisce alcuni passaggi rispetto a quanto dichiarato dal sindaco Grillo sulle ragioni della chiusura del sito culturale (“è stato inaugurato senza il certificato di agibilità, quindi non è stato possibile aprire al pubblico”), che era stato ultimato e inaugurato nel 2016 dal Comune Di Girolamo.

“Dopo le pesanti critiche che il sindaco ha ricevuto anche dalla stampa e dalle televisioni nazionali, per come il Monumento ai Mille è stato conservato, chiuso, abbandonato e in assoluto degrado da quasi quattro anni e non pochi mesi, il sindaco come al solito cerca di addossare la responsabilità della chiusura e del degrado alla precedente amministrazione per averla inaugurata, a suo dire, in modo non sicuro e facendo correre rischi ai cittadini. Ebbene, ho l’obbligo di rassicurare tutti che nei tanti locali che abbiamo aperto nessuno ha corso alcun pericolo”.

Di Girolamo sostiene che la sua amministrazione è riuscita a portare a termine l’opera, sulla quale è stata posta la prima pietra nel 1986 (con un altro progetto, redatto dall’architetto Mongiovì) e spiega che “i dirigenti comunali hanno redatto e firmato un documento, che dovrebbe risultare negli atti del Comune, nei quali si affermava la “sicurezza statica” dell’immobile”.

“Con questo attestato, l’11 maggio 2016 – sottolinea l’ex sindaco – è stato inaugurato e messo a disposizione dei marsalesi e dei turisti fino alla fine del mio mandato, salvo alcuni mesi in cui tutta Italia è stata chiusa per covid. Inoltre era stata bonificata tutta l’aria circostante, che negli anni era diventata una discarica a cielo aperto, un’area per lo spaccio e il consumo di droga, nonché un campo nomadi. Da quando si è insediata l’amministrazione Grillo, il monumento è chiuso, abbandonato, lasciato all’incuria e ai vandali e ridotto al degrado più assoluto. Chissà quanti soldi e mesi o anni ci vorranno per renderlo nuovamente fruibile, nel frattempo anche i turisti giustamente non fanno altro che parlarne male”.

L’impulso di Alberto Di Girolamo si estende, più in generale, all’utilizzo delle opere pubbliche a Marsala: “La mia amministrazione ha aperto, oltre al Monumento ai Mille, palazzo Grignani, dove avevamo destinato la pinacoteca, che è stata anche chiusa; la piscina, dopo averla messa in sicurezza, sistemato i bagni, sostituito la copertura della piscina, è stata chiusa e nuovamente abbandonata da questa amministrazione. Anche per la piscina, chissà quanti soldi e quanti mesi o anni ci vorranno per rimetterla in funzione. Abbiamo aperto anche Palazzo Fici e lo abbiamo utilizzato per tante attività culturali e turistiche. Nel 2018 abbiamo presentato alla Regione un progetto di “museo del vino” che è stato approvato e finanziato. Da qualche anno e forse più, il sindaco Grillo continua a promettere che presto lo inaugurerà, rinviando la data di stagione in stagione. Chissà quando sarà disponibile, magari alla vigilia delle prossime elezioni comunali. Dopo circa 14 anni di chiusura abbiamo riaperto anche “il palazzetto dello sport” che per fortuna è ancora funzionante. Potrei continuare, la casa dell’acqua in piazza del Popolo, il sindaco ha chiuso anche questa. Con noi hanno funzionato i bagni di Piazza Marconi, chiusi anche questi, per non parlare delle varie fontane, di Villa Cavallotti che è in completo abbandono e spesso chiusa, e nei giardini di Piazza Marconi. Praticamente abbiamo aperto e permesso che molti immobili adibiti a centri culturali e turistici venissero utilizzati “in sicurezza”, l’attuale sindaco ha chiuso tutto tranne il palazzetto dello sport, e dopo quasi quattro anni di gestione della città, non solo continua a mantenere tutto chiuso e in totale abbandono, ma cerca, come al solito, di attribuire ad altri la sua incapacità amministrativa e continua a promettere che in futuro farà nuove promesse elettorali. Nel frattempo, non solo i marsalesi non hanno nulla da visitare e la città sembra un deserto, ma soprattutto i turisti restano sconcertati dal degrado della città e dalla chiusura di tanti immobili pubblici di pregio, che potrebbero essere adibiti a lo erano prima, a beneficio di tutti e soprattutto dei turisti. Caro Sindaco, dopo quasi quattro anni di gestione della città, assumi ogni tanto le sue responsabilità, non incolpare né la precedente amministrazione né i consiglieri da lui eliminati politicamente dopo averne preso il voto. Parla meno, fai meno annunci e promesse, fai di più se puoi. Sarà difficile, ma provaci”.

 
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