Alzarsi attaccando. Imperativo Milan, scuola di pensiero Pioli. Contro il Genoa, domani alle 18, serve una risposta dopo cinque partite senza vittorie, costate l’eliminazione in Europa e il sesto derby consecutivo perso, con l’onta dello scudetto nerazzurro festeggiato al fischio finale in casa del Diavolo. L’allenatore, dopo lo 0-0 con la Juventus che ha avuto il solo merito di tenere i bianconeri a cinque punti di distanza, nel recente passato è cambiato e ricambiato. Lo farà ancora, sia per scelta che per necessità. Puntando molto sul reparto offensivo, caduto in crisi gol nelle ultime tre partite: due gol, entrambi tardivi e inutili, entrambi segnati dai difensori (Gabbia con la Roma, Tomori con l’Inter).
Complice l’infortunio muscolare di Loftus-Cheek (sarà rivalutato la prossima settimana insieme a Maignan), il trio di centrocampisti dell’ultimo successo stagionale (3-0 contro il Lecce) dovrebbe essere rivisto: occasione per Chukwueze che è caldo nel finale di periodo Pulisic devia alle spalle del centravanti (ultimo gol con i salentini da quella posizione) e dell’indispensabile Leao. Davanti ancora Giroud, a caccia degli ultimi campanelli prima di partire per Los Angeles: un solo timbro negli ultimi due mesi (contro la squadra di Gotti), soffocato dalle marcature dei vari Bremers e Smallings, respinti nel derby dal prescelto Il centravanti Leao (anche lui respinto), partirà dalla panchina del Sassuolo in favore di Jovic. Il serbo – che dovrebbe invece approfondire la sua esperienza in rossonero – ieri ha lavorato parzialmente in gruppo. Oltre agli squalificati Calabria e Musah, assenti anche Maignan e Kjaer, mentre Kalulu si allena con la squadra da inizio settimana.
Intanto circolano (fortemente) voci di mercato. In ottica panchina, con le quote del matrimonio Pioli-Napoli che salgono, mentre crollano le percentuali rossonere di Lopetegui. Interesse per De Zerbi, ma pesa la clausola rescissoria da circa 15 milioni da pagare al Brighton. Fonseca e van Bommel resistono, la Juventus resta davanti a Motta. Giornate calde, in questo senso, anche sul fronte dei giocatori. In attacco il piano B rispetto a Zirkzee porta Guirassy dello Stoccarda (27 gol stagionali), a centrocampo l’obiettivo è Fofana del Monaco, in difesa sarà battaglia per Buongiorno del Torino. Tutti temi sul tavolo del club per il Milan del futuro. Ma intanto c’è il presente: il secondo posto da blindare, in un San Siro silenzioso da riaccendere.
