Oltre trentamila persone fuori dalle proprie abitazioni, evacuate per consentire agli artificieri dell’esercito di disinnescare una bomba aerea del peso di 4000 libbre, circa 2000 kg. Un ordigno inesploso risalente alla Seconda Guerra Mondiale. «Le operazioni inizieranno al suono della sirena. Tutti fuori dalla ‘zona rossa’ entro le nove del mattino, portando con sé oggetti essenziali come medicinali, telefoni, documenti”: non è una scena tratta dalla sceneggiatura di un film americano, ma è quello che accadrà a Viterbo il prossimo 7 maggio, un martedì primaverile che alcuni hanno già ribattezzato “bomba day”. Quella messa a punto da Prefettura, Amministrazione, Forze di polizia, ASL ed Esercito è una articolata macchina organizzativa. Parola d’ordine: niente allarmismi.
Evacuazione di massa il 7 maggio a Viterbo: 30mila fuori dalle proprie abitazioni per rimuovere una bomba inesplosa
di Alessio Campana
27 marzo 2024
Perché, come ha spiegato il generale dell’Esercito Andrea Di Stasio, «la squadra artificieri intervenuta ha già messo in sicurezza i residuati bellici». L’ordigno era stato scoperto a marzo, durante alcuni lavori in un cantiere edile in via Alcide De Gasperi. Sarà da quel punto che inizierà il raggio di evacuazione di 1400 metri. Nella zona interessata rimarranno chiuse scuole, attività commerciali e strutture sanitarie.
Diversi droni della polizia sorvoleranno la zona per accertarsi che non ci siano saccheggiatori: per facilitare i controlli verrà emesso anche un divieto di sosta nella zona. Dalle 6:00, invece, l’area sarà transennata da carabinieri, polizia, finanza, polizia locale, vigili del fuoco, protezione civile, mentre nel raggio di 500 metri sarà sospesa la fornitura di gas ed energia elettrica. La macchina entrò in azione. E anche i turisti della Via Francigena sono stati avvisati delle modifiche che subirà la tappa numero 40 Montefiascone/Viterbo.
Bomba a Viterbo, punti di raccolta e centri di accoglienza: ecco dove saranno
A Viterbo sono stati affissi oltre duecento manifesti per spiegare ai cittadini cosa fare. Le operazioni di evacuazione inizieranno alle 6: il Comune di Viterbo ha allestito tre centri di accoglienza (nelle parrocchie di Santa Barbara e Santa Maria della Grotticella e nella chiesa parrocchiale della Sacra Famiglia) dove ospiterà la popolazione, garantirà le cure necessarie l’assistenza (in passato venivano forniti questionari (ndr.) e il servizio di vettovagliamento (pranzo al sacco e bevande). I cittadini che non possono recarsi autonomamente ai centri di accoglienza potranno usufruire di uno speciale servizio di trasporto gratuito messo a disposizione dal Comune, attivi dalle 6.00 alle 8.45 presso i 24 punti di raccolta consultabili sul sito Una volta terminate le operazioni di bonifica, i bus navetta riporteranno le persone ai punti di raccolta con il percorso inverso.
Viterbo, evacuazione per disinnescare una bomba: come funzioneranno i servizi sanitari
Le principali disposizioni che interessano l’Azienda USL di Viterbo e l’ospedale Belcolle riguardano la sospensione delle attività ambulatoriali (dal pomeriggio di lunedì 6 fino all’intera giornata di martedì 7 maggio), per consentire ai medici specialisti dedicati agli ambulatori di svolgere il proprio servizio di guardia attiva in pronto soccorso, fino a quando non più necessaria. «Inoltre, per tutto il 7 maggio – rende noto l’azienda sanitaria – è stata disposta la sospensione delle visite ai pazienti (salvo particolari esigenze che saranno valutate individualmente), mentre saranno regolarmente attivi i servizi di dialisi, day Hospital oncologico e radioterapia. per le sessioni e per gli appuntamenti fissati”. Per i pazienti in dialisi residenti in zona rossa l’Azienda ha previsto un programma assistenziale specifico.
E nella città dei Papi che si prepara a vivere la giornata del 7 maggio, c’è anche chi ha pensato ad “addolcire” la notte dei viterbesi. Come il pub Toto’s che la sera prima, da mezzanotte all’una, regalerà ai cittadini delle torte alla crema: i “donuts”, va da sé.
