Il Napoli scudetto ha il suo album virtuale – .

Il Napoli scudetto ha il suo album virtuale – .
Il Napoli scudetto ha il suo album virtuale – .

Un anno dopo aver vinto il terzo campionato, è uscito nei cinema sarò con te. Il film ripercorre l’anno trionfale della squadra di Luciano Spalletti, entrando direttamente a Castel Volturno, negli spogliatoi, intervistando giocatori, dirigenti, giornalisti e tifosi. Il documentario, mostrato al pubblico per la prima volta venerdì 3 maggio, ha suscitato un certo entusiasmo tra i follower. Allo stesso tempo, però, si è acceso un dibattito: visto il momento difficile della squadra, vale la pena guardarlo? La risposta a questa domanda è un chiaro sì.

L’ispirazione più chiara è quella di Tutto o niente. Si tratta di una popolare serie di documentari sportivi prodotti da Amazon Prime Video in cui si cerca di ripercorrere le stagioni di una squadra di calcio e non solo, facendo entrare le telecamere negli spogliatoi e nei campi di allenamento. Il franchise, inizialmente creato per raccontare le stagioni di alcune squadre di football americano, fu talmente apprezzato da diventarne un prodotto di punta originale della multinazionale. Ciò ha permesso la nascita di titoli ispirati a questo nuovo tipo di racconto. Tra tanti, c’è Sogno blu: la bellissima docu-serie Rai che ripercorre l’avvicinamento (e la successiva vittoria) della Nazionale italiana a Euro2020.

Non a caso, il direttore Andrea Bosello ha dichiarato, durante la conferenza stampa di presentazione del film, di aver originariamente concepito una serie TV di 4 episodi. Era Aurelio De Laurentiis optare per la realizzazione di un film, poiché secondo lui questo prodotto meritava di essere visto nelle sale. Scommessa perfettamente centrata. L’ambiente cinematografico dona la giusta atmosfera alla proiezione, conferendole anche una certa epicità.

Il documentario è fatto molto bene e scorre a meraviglia: 1 ora e 50 minuti che vola velocemente e con tanta facilità, proprio come quella squadra. Rispetto al modello ispiratore presenta una forma narrativa più classica. È un po’ come aprire l’album dei ricordi di quella stagione e vederla raccontata dai suoi protagonisti. Queste sono istantanee di partite, spogliatoi, tifosi in festa. Momenti di gioia e di rammarico allo stesso tempo. C’è spazio per entrambi il trionfale 5-1 ottenuto dai Juve quello per la tripla sfida al Milano, con un esito meno felice. Allo stesso modo si parla dei preparativi per la grande e tanto attesa festa finale, rendendo partecipi anche i tifosi di questa storia. L’unione di queste parti ha portato ad un ottimo risultato, nel quale si vede come ognuna di queste abbia contribuito a suo modo alla vittoria dello scudetto.

Un punto forte del film sono i dialoghi. Questi, accompagnati da alcune riprese di camerino, ricreano il momento attraversato dai giocatori, rendendo il tutto più cinematografico, senza mai perdere l’idea di base di realizzare un documentario. Uno dei consigli è quello di non parlarne a chi non ha ancora avuto l’opportunità di presenziare. Non solo per una questione relativa a spoiler, ma perché vanno visionati in prima persona per poterli godere al meglio. Questi trasmettono al meglio quanto fosse bella, organizzata e concentrata quella squadra.

Al netto delle considerazioni su questa stagione fallita e di tutte le legittime critiche che si possono muovere, questo film merita di essere visto. Perché è la celebrazione di un momento felice, che non può essere cancellato da nessun tipo di delusione. Il fallimento, ad esempio, non ha cancellato il ricordo degli anni di Maradona. Oggi, quando i figli di quei primi trionfi sono adulti, hanno l’opportunità di scolpire ulteriormente queste nuove istantanee, portando con sé figli e nipoti. Toccherà poi a loro passare il testimone. Non sappiamo ancora se questo film arriverà su qualche piattaforma di streaming. Ciò che ci auguriamo, però, è che sia possibile vederlo anche dopo la fine della distribuzione cinematografica. Perché possa costituire un virtuale album di ricordi per quando i giovani di oggi saranno adulti, e avranno a loro volta figli e nipoti a cui tramandare.

 
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