Reggio e Villa, lo scambio culturale tra “Le Muse” e “Bella Epoque” – .

L’Associazione Culturale Le Muse “Laboratorio delle Arti e delle Lettere” e il Circolo Culturale Bella Epoque hanno organizzato per domenica 5 maggio uno scambio culturale all’insegna della collaborazione tra le due associazioni che riuniscono la città di ReggioCalabria e di Villa San Giovanni. Lo scambio culturale sarà ufficializzato nell’ambito di un evento presso la sede del Circolo Bella Epoque in piazza Valsesia in Villa e Le Muse sarà presente con il consiglio direttivo e circa 50 soci.

Il presidente prof. Giuseppe Livoti ricorda che è anche negli scopi statutari de Le Muse creare occasioni di dialogo e confronto su diverse tematiche con associazioni che condividono gli stessi scopi associativi e per questo si è pensato ad un evento che potesse raccontare la Calabria nella letteratura e arte. È stato così organizzato un colloquio dal titolo “Aspetti letterari e artistici della Calabria nel Novecento”. I saluti saranno di Natale Salzone, presidente del Circolo Bella Epoque, e Dina Marcianò, vicepresidente del Circolo Bella Epoque, mentre la conversazione sarà animata da Orsola Latella critica letteraria – ex direttrice scolastica – vicepresidente Associazione Le Muse e da Giuseppe Livoti Critico d’arte – direttore della Galleria d’Arte Area Bova Marina Grecanica e presidente dell’Associazione Le Muse. Inoltre verrà presentato un connubio tra arte e poesia in quanto gli artisti membri del Muse presenteranno opere pittoriche, fotografiche e ceramiche che verranno lette in rima da altrettanti poeti.

I protagonisti

Maria Grazia Musolino, pittrice con Luigi Barberio, poeta; Francesca Avenoso, pittrice insieme a Clara Condello poetessa; Rossella Marra ceramista con Patrizia Pipino poetessa; Grazia Papalia pittrice con Francesca Triolo poetessa; Francesca Perina pittrice con Teresa Celestino poetessa; Mariella Costa pittrice con Sonia Impalà poetessa; Manuela Lugarà fotografa con Maria Grazia Musolino poetessa; Cristina Benedetto pittrice con Rossana Rossomando poetessa: questi i nomi dei partecipanti all’evento che vedrà anche una mostra presso i locali Luna e Lo Gnac situati sul Lungomare Fata Morgana di Villa San Giovanni da domenica 5 maggio a domenica 19 maggio.

Il compianto Prof. Piromalli

Come scrive il defunto professore Antonino Piromalli «La letteratura affonda le sue radici nella realtà popolare calabrese ma noi siamo stati in guardia dal ‘calabrianesimo’ e dal populismo (dalla pietà verso il popolo, dalla lacrimosa compassione che c’è sia nei prodotti linguistici che dialettali: la giustizia vola sempre più in alto che in basso) lidi chiamati poltiglia sentimentale) e da altre mistificazioni: miti falsi (che non hanno radici nella vita), soggettivismi, universalismi, false nobilitazioni di sacralizzazioni interessate ecc. Questi modi di leggere la letteratura derivano da una mancanza di razionalità e di conoscenza storica, sono la risultati di chiacchiere che non hanno alcuna funzione critica.

I miti, le nobilitazioni socio-antropologiche, sacre, religiose, ecc. sono intrusioni astratte nel corpo storico o letterario per evitare un giudizio critico ponderato e razionale. Il leggendario, il favoloso, il gassoso prendono il posto dell’intelletto. Ciò che piace in termini di gusto (spesso “cattivo gusto”) diventa attuale: per alcuni divulgatori, l’epoca bizantina diventa il periodo più splendido della storia, sia chiaro, ‘sociale ed economica’ della Calabria. Nelle travisamenti idolatrici di dilettanti estetizzanti, anche preraffaelliti, la liturgia bizantina diventa la “salute” delle popolazioni, i santi bizantini (di cui si confondono biografie, fatti e leggende si mescolano) destoricizzati o abbelliti con sproporzionate virtù terrene’…

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