Addio a Lucia Scarcella, insegnante appassionata – .

Addio a Lucia Scarcella, insegnante appassionata – .
Addio a Lucia Scarcella, insegnante appassionata – .
Lucia Scarcella

“Gli insegnanti non muoiono”ha scritto Bruno Tognolini nella sua Rima dall’infinita maestria (nella raccolta “Rime Raminghe”). “Ogni tanto scompaiono – continua la poesia – ma non se ne vanno. Guardano le O, ridono delle U. Vivono in tutto ciò che ora sai fare. Questi versetti verranno letti lunedì mattina, alla scuola Morelli di Ravenna per ricordare Lucia Scarcella.

Come spiegare ai bambini che il loro insegnante non c’è più? I colleghi di Lucia hanno pensato di farlo così, con una poesia, racconta lei Annalisa Obbi, sua collega, amica e animatrice della parrocchia di San Biagio dove fu anche molto attiva, sia nell’animazione che nell’attività scout.

È morta ieri sera Lucia, 58 anni, storica insegnante di religione al Morelli e Riccardo Ricci, All’improvviso. Lascia il marito Stefano e tre figli, Francesco, Anna e Sofia. “L’ho vista martedì a scuola – racconta Annalisa – e mi ha parlato di un esame che doveva dare. Aveva pensato anche a non prendersi le vacanze, tanto era attaccata al lavoro. Oggi però ho ricevuto la notizia della sua morte, siamo tutti scioccati”.

“Lucia faceva questo gioco con i ragazzi – ricorda Annalisa -. La chiamava “l’onda di energia”. Ha fatto raccontare a tutti le bellissime esperienze che avevano avuto quella settimana e questo è stato esattamente ciò che ha creato un’ondata di energia. Cercheremo di continuare quell’onda anche dopo la sua morte, con un quaderno in cui chiederemo ai bambini di scrivere un pensiero e un disegno per la loro insegnante. I bambini le volevano molto bene, perché li conosceva, uno per uno, in profondità”.

“Era un’insegnante molto amata – racconta Stefania Gubinelli, sua collega religiosa al Morelli -. Abbiamo condiviso molto. Ha visto questo lavoro come un’opportunità per testimoniare la sua fede e sapeva relazionarsi con ogni bambino. Ci mancherà il suo sorriso e la sua dolcezzal’affetto che sapeva mettere in ogni rapporto”.

“I suoi figli erano al centro dei suoi pensieri – aggiunge Simona Scala, direttrice dell’Ufficio scolastico diocesano -. Quando a gennaio dovette assentarsi per malattia si era preoccupata di sostituirla. Era un’insegnante appassionata. E il bene che ha dato non andrà perduto”.

 
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