L’intellettuale Francesco Algarotti ha festeggiato a Venezia nella scuola a lui dedicata – .

L’intellettuale Francesco Algarotti ha festeggiato a Venezia nella scuola a lui dedicata – .
L’intellettuale Francesco Algarotti ha festeggiato a Venezia nella scuola a lui dedicata – .
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Una mattinata di studi e approfondimenti sulla figura del grande viaggiatore e divulgatore veneziano con il contributo degli studenti

Aula Magna dell’Istituto Francesco Algarotti di Venezia gremita, sabato 4 maggio per la giornata che celebra il 260° anniversario della morte del viaggiatore, divulgatore e geniale intellettuale veneziano che ha dato il nome alla scuola a lui dedicata 62 anni fa. Per l’occasione è stato organizzato il convegno dal titolo “Francesco Algarotti, che ragazzo!” al quale hanno preso parte attiva anche gli studenti.

Ma chi era Francesco Algarotti? Nato a Venezia nel 1712, studiò in varie città, è stato uno scrittore, saggista e collezionista d’arte italiano, educato, filosofo, poeta. Spirito illuminista, anglofilo, erudito dotato di conoscenze che spaziavano dal newtonismo all’architettura, alla musica, fu amico delle più grandi personalità dell’epoca: Voltaire, Jean-Baptiste Boyer d’Argens, Pierre Louis Moreau de Maupertuis, Julien Offray de La Mettrie. Tra i suoi corrispondenti c’erano Lord Chesterfield, Thomas Gray, George Lyttelton, Thomas Hollis, Metastasio, Benedetto XIV, Heinrich von Brühl, Federico II di Prussia. Morì a Pisa nel 1764.

A presentare la sua figura, introdotta dal preside Diego Bottacin, sono stati i professori Klaus-Werner Haupt e Sebastiano Amato che ha effettuato un excursus scientifico sulla figura di Algarotti, il prof Cristina Cortese che ricordavano l’importanza in quel periodo del “Quaderno di viaggio” utilizzato dagli intellettuali stranieri che venivano in Italia per il loro “grand tour” e fissavano in questo modo i ricordi e le sensazioni di ciò che ammiravano nel Bel Paese.

Ma gli studenti, forti delle loro esperienze nel campo delle nuove tecnologie digitali, hanno coinvolto tutti i presenti prima di tutto con un questionario online da compilare con smartphone in mano con cui ognuno ha potuto misurare il proprio grado di affinità con l’illustre veneziano e un video in cui è stato messo in scena una suggestiva intervista immaginaria tra alcuni studenti e il fantasma di Algarotti, tra le calli di Venezia, la Biblioteca di San Francesco della Vigna, la sua casa natale e la scuola stessa. A fine mattinata uno degli alunni, Alessandro Barbiero, ha donato alla scuola un olio su tela raffigurante Algarotti, tratto da un’opera del pittore Jean-Etienne Liotard del 1745. La bellezza e la cura dei dettagli hanno stupito tutti.

Soddisfatto il preside Bottacin: “Ho visto una scuola capace di produrre cultura, innovazione, interpretazione di ciò che studiano con gli strumenti digitali. Mi sono divertito, una mattinata curiosa, sorpreso da tanti talenti insospettabili come l’autore del dipinto.
Algarotti è stato un personaggio moderno e precursore di vari aspetti della contemporaneità e da oggi guida ancora di più il nostro lavoro
formare ragazzi curiosi e con voglia di viaggiare e imparare”.

Riccardo Musacco

 
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