La Venere degli Stracci di Pistoletto conquista Busto. «Ecco la rinascita dopo l’incendio» – .

La Venere degli Stracci di Pistoletto conquista Busto. «Ecco la rinascita dopo l’incendio» – .
La Venere degli Stracci di Pistoletto conquista Busto. «Ecco la rinascita dopo l’incendio» – .

BUSTO ARSIZIO – Un anno fa l’incendio diopera di Michelangelo Pistoletto a Napoli adesso la Venere degli Stracci arriva a Busto Arsizio. Che rappresenta “un luogo di rinascita di tutti i concetti e i contenuti che Venere porta con sé”, come afferma Fortunato D’Amico della Fondazione Pistoletto Città d’Arte di Biella. Inaugurato a Palazzo Cicogna nell’ambito dell’apertura di M(a)y Fiber, la versione Venere in Bustocca, realizzato con tessuti forniti da aziende locali, ha conquistato la piccola folla accorsa per vederlo inaugurato. E al Museo del Tessuto Il Maestro Pistoletto ha fatto il bis con Terzo Paradisol’altra opera iconica che viene «riproposta a Busto Arsizio per la prima volta che dopo essere stata al quartier generale dell’ONU a settembre per il Midterm dell’Agenda 2030”, come ricorda Saverio Teruzzi della Fondazione Città dell’Arte.

La visita di Fontana

A salutare l’arrivo nella città delle due opere di Michelangelo c’era anche Pistoletto il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontanache hanno avuto l’opportunità di vederli in anteprima insieme sindaco Emanuele Antonelli e ad uno molto emotivo Manuela Maffioli, vicesindaco e assessore alla Cultura che ha creduto così tanto in questa iniziativa di grande rilevanza culturale da farla compiere ulteriori passi avanti salto di qualità verso il percorso della Fiber Art nasce cinque anni fa ospitando Miniartextil. «Quest’anno ci allarghiamo – rivela Maffioli – con la presenza, che ci onora molto, di due opere del maestro Pistoletto e con una mostra tecnica dedicata al blucon la partecipazione delle nostre aziende tessili e degli studi professionali che ospiteranno i tanti eventi collaterali di M(a)y Fiber”.

La Venere “bustocca”.

Ma l’attesa del pubblico che ha riempito la sala conferenze del Museo del Tessuto è stata soprattutto per i due gioielli disegnati da Michelangelo Pistoletto. La Venere degli Stracciparole di Saverio Teruzzi, «qui a Busto ha la sua peculiarità. Con le aziende che diventano coautori, perché i loro tessuti servivano a completarlo”. Un’opera che il maestro Pistoletto ha pienamente approvato: «Era presente all’installazione Alessandro Lacerasellail suo assistente personale, per inviargli le foto dell’opera. La prima foto gli è subito piaciuta. Per noi è quasi un record”. Insomma, Busto parte con il piede giusto. E Fortunato D’Amico ricorda che il messaggio della “Venere”, «all’inizio bistrattata, quando nel 1967 nessuno osava criticare la società consumistica, oggi si capisce molto di più».

La rinascita

Ed è proprio a Busto Arsizio che si può “consumare” quello che D’Amico definisce «la rinascita” dell’opera, che nella sua ultima tappa a Napoli, la scorsa estate, finì sul rogo (e poi restaurata). Non solo per «le origini del nome Busto Arsizio, che richiamano una terra “bruciata” proprio come la Venere degli Stracci di Napolima soprattutto grazie a quella storia tessile di cui la città è ancora intrisa e che vede nel Museo del Tessuto il suo emblema, e al fatto che «gli imprenditori locali hanno raccolto la sfida della sostenibilità». Di cui il Terzo Paradiso, l’altra opera di Pistoletto installata nel Giardino Quadrato del Museo del Tessuto con impressi gli obiettivi di sostenibilità dell’Agenda ONU 2030, è un vettore. Da domani, 5 maggio, le due opere, insieme a Miniartextil e alla mostra sul blu, saranno visitabile dal pubblicoa Palazzo Cicogna e al Museo del Tessuto.

Busto Venere degli Stracci Arsizio – MALPENSA24
 
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