«La svolta dopo trent’anni» – .

«La svolta dopo trent’anni» – .
«La svolta dopo trent’anni» – .

IL Trasporti napoletani si sta preparando in queste settimane ad uno degli eventi più importanti degli ultimi decenni. A parte l’aumento del biglietto della linea 1, che da domani salirà da 1,30 a 1,50 centesimi, è infatti la data di apertura della linea 6 della metropolitana, l’infrastruttura che chiuderà definitivamente l’anello della mobilità ferroviaria tra la zona ovest di Partenope e il resto della città. Inaugurato per la prima volta a ridosso dei Mondiali negli anni ’90, in epoca bassiniana, la linea 6 sarà attivata «dal 1 luglio»spiega al Mattino il direttore generale dell’Anm, Francesco Favo. Ci sono però alcune questioni da risolvere riguardo all’entrata in esercizio della linea: su tutte quella che riguarda la richiesta di 8 milioni di finanziamenti per la gestione del tracciato, questione sulla quale il Comune attende una risposta dalla Regione . In ogni caso, e non è un mistero, l’amministrazione Manfredi sta giocando molto sulla partita delle infrastrutture.

Storia

La storia di riga 6 è lungo e pieno di insidie. Riguarda Fuorigrotta è stata inaugurata nel 1988, con un altro nome: Ltr (Tranvia Rapida) in piazza Italia, la stessa disputa oggi tra rigenerazione e lotte tra clan per spaccio di droga che ha portato, il mese scorso, al ferimento di una donna nell’area giochi dei bambini. Dopo l’inaugurazione, però, la linea 6 è stata subito chiusa. Dopo dieci anni, nel 2001, si tentò di riattivarlo, ma senza successo. Il terzo tentativo di riapertura, tra 2011 e 2012, è stato un altro flop: le postazioni sono state chiuse per mancanza di utenti e conseguente spreco di personale. Là Linea 6all’epoca infatti non collegava Fuorigrotta con il resto della città, contrariamente a quanto accadrà oggi: l’interscambio con la linea 1 (la metro dell’arte) avverrà tra le stazioni Municipio e Santa Maria degli Angeli, fermata a Plebiscito. la zona.

Sentiero

Nel mezzo, nel mezzo 2012 e oggi c’è stato il famoso crollo di Palazzo Guevara, il 4 marzo 2013, dovuto proprio ai lavori di costruzione della stazione della linea 6 di Arco Mirelli. Oggi però il peggio è alle spalle e il percorso coprirà da Fuorigrotta al centro, passando per Chiaia. Le stazioni saranno: Mostra, Augusto, Lala e Mergellina, Arco Mirelli, San Pasquale e Chiaia, per un percorso complessivo di 5,5 km. Al Municipio, come detto, ci sarà poi l’interscambio con la linea 1. L’officina definitiva sarà in zona Campegna, in via Arsenale. «La gestione della linea 6 costerà tra 8 e 9 milioni all’anno – sostiene Favo – La stazione Santa Maria degli Angeli, per così dire, è come una seconda Toledo. Sulla nuova tratta ci saranno dai 100 ai 120 dipendenti in più per l’Anm entro la fine dell’anno. Stiamo lavorando duramente per poter inaugurare il 1 luglio, anche possibilmente con un servizio limitato. Salvo problemi, apriremo in quella data”.

I nodi

Uno sforzo importante, in attesa di finanziamenti che l’Anm ritiene necessari: «Servono circa 10 milioni in più rispetto allo scorso anno», aggiunge Favo. Al momento l’Anm riceve 50 milioni all’anno dal Comune e 68,4 da Palazzo Santa Lucia. Se stesso Palazzo San Giacomo ha aumentato di 2 milioni le risorse, proprio in virtù dell’inaugurazione della linea 6, la Regione ha lasciato per ora invariati i finanziamenti destinati alla controllata napoletana dei trasporti. L’aumento del biglietto a 1,50 euro avviene in questo scenario: «Stiamo parlando di un allineamento con le altre tratte ferroviarie napoletane – aggiunge Favo – I biglietti per autobus e funicolari restano all’1.30 centesimi”. All’orizzonte c’è poi il biglietto per il nuovissimo ascensore Monte Echia. Sono settimane di valutazioni, sia sul prezzo del buono che sui costi di gestione del sistema di collegamento Santa Lucia a Pizzofalcone, in una delle zone più panoramiche della città. Per i residenti l’ascensore sarà gratuito, ma dal 1° giugno tutti gli altri saranno a pagamento. Lavoriamo poi all’allestimento di un bistrot. «Presto renderemo pubblico un questionario tra gli utenti e cercheremo di valutare l’entrata in vigore del ticket – conclude il direttore generale dell’Anm – Ringrazio il Comune, che ci ha indicato le strade i cui residenti saranno esentati dal pagamento , in zona Monte di Dio, e ci ha lasciato ampio margine sulla risalita. Entro il primo giugno dovrebbe essere pagato: non vogliamo fare soldi, ma dobbiamo mantenere efficienti i servizi”. La questione infrastrutture, come detto, è tra le più importanti del mandato di Manfred. I prossimi passi, oltre alla linea 6, sono l’apertura delle stazioni della metropolitana (linea 1) Centro Direzionale e Tribunali. Secondo gli annunci la metropolitana arriverà all’aeroporto di Capodichino entro il 2026.

 
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