Gli orizzonti toscani di Karel Appel brillano a Firenze – .

Karel Appel. Toscana, Galleria Poggiali, Firenze, 2024
Per gentile concessione della Galleria Poggiali
Foto di Michele Alberto Sereni

Si inaugura questa sera, presso la storica Galleria Poggiali di Firenze, la prima mostra personale dell’artista olandese Karel Appel (1921-2006). Una mega operazione realizzata per la prima volta in Italia in stretta collaborazione con la fondazione Karel Appel di Amsterdam. Il titolo della mostra è eloquente: TOSCANA. Si tratta di un progetto ampio e complesso, basato su un nucleo di opere realizzate dall’artista durante il suo soggiorno a Villa Licia, la residenza nei pressi di Mercatale Val di Pesa, in Toscana, frequentata tra il 1988 e il 2000.

Karel Appel. Toscana, Galleria Poggiali, Firenze, 2024
Per gentile concessione della Galleria Poggiali
Foto di Michele Alberto Sereni

La mostra mette in luce le opere prodotte in questo periodo attraverso un’inedita rilettura di Friedel, già direttore della casa Lenbach di Monaco, che spiega: “Si tratta di paesaggi di grande formato in cui il paesaggio collinare è rappresentato in tutta la sua maestosità e vastità fino a offrire allo spettatore una visione ravvicinata dei rami degli arbusti e delle chiome degli alberi: opere intitolate OrizzontedellaToscana (1995), Nascita di un paesaggio (1996) o semplicemente Natura (1994), Studio degli alberi (1996). Accanto a loro, l’artista realizza assemblaggi, opere scultoree per le quali utilizza “oggetti ritrovati” rinvenuti in Toscana che dipinge o trasforma in fusioni in bronzo. Oltre trenta opere, tra cui grandi dipinti su tela, carta e sculture, riunite per la prima volta in Italia, illustrano i soggetti scelti e l’eterogeneità dei media utilizzati dall’artista durante il suo soggiorno toscano. La mostra si offre al pubblico come un dialogo inedito, capace di ricomporre connessioni e sottolineare le influenze del paesaggio tipico della regione, riconoscendolo come parte fondamentale dell’opera di uno dei più grandi artisti del XX secolo.

Karel Appel. Toscana, Galleria Poggiali, Firenze, 2024
Per gentile concessione della Galleria Poggiali
Foto di Michele Alberto Sereni

Friedel osserva infatti come “sostituendo la parola ‘natura’ con ‘paesaggio’, e la parola ‘uomo’ con ‘corpo’, si arriva alle due principali possibilità di rappresentazione figurativa: da un lato, quella che utilizza una superficie bidimensionale e orizzontale per la rappresentazione di paesaggi rilassati e, dall’altro, quello che utilizza una figura eretta e corporea per modellare il corpo umano nello spazio”. In particolare il dialogo tra le opere monumentali esposte in mostra Nudo sdraiato n.2 (1986) – oltre quattro metri – Orizzonte della Toscana (1990) o Correre attraverso un paesaggio (Serie Toscana)(1990) – dioltretremetri – riflette il concetto di paesaggio e uomo come parti di un binomio inscindibile. Questo particolare concetto di paesaggio viene approfondito da Appel grazie al ballettoCan WeDanceaLandscape? (1987), realizzato in collaborazione con il ballerino e coreografo Min Tanaka e il compositore Dao e rappresentato prima all’Opéra Comique di Parigi, poi a Brooklyn e Amsterdam nello stesso anno. Un’esperienza importante che ampliò ulteriormente lo spettro artistico dell’artista, arricchendolo di un nuovo mezzo espressivo capace di esaltare quell’elemento di dinamismo e temporalità fugace che aveva avuto fin dagli esordi un ruolo fondamentale nella sua pittura.

Karel Appel. Toscana, Galleria Poggiali, Firenze, 2024
Per gentile concessione della Galleria Poggiali
Foto di Michele Alberto Sereni

Deuxtêtes (1959), negli spazi di Via Benedetta, rappresenta l’origine della pittura di Appel. Il gesto dell’artista, ancora presente nella materia, come se fosse viva, afferma l’attualità e la forza inesauribile della sua pittura e garantisce un confronto immediato per comprendere l’inizio e l’arrivo del resto del corpus di opere più recente, come un ponte diretto. Gli anni Cinquanta furono infatti gli anni della consacrazione internazionale di Appel, della sua prima mostra personale allo Stedelijk Museum di Amsterdam, della Biennale di Venezia, del suo inserimento nella mostra collettiva al Guggenheim Museum. Del 1959, in particolare, si annoverano la mostra collettiva a Palazzo Grassi “Vitalità Nell’Arte”, una coproduzione con la Kunsthalle Recklinghausen e lo Stedelijk Museum di Amsterdam, la partecipazione a Documenta II di Kassel, e il premio internazionale di pittura al Quinta Biennale di San Paolo del Brasile.

Karel Appel. Toscana, Galleria Poggiali, Firenze, 2024
Per gentile concessione della Galleria Poggiali
Foto di Michele Alberto Sereni

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